Innovation Days: ricerca, industria 4.0 e investimenti al Sud necessari per la ripartenza

Nell’ultimo convegno di quest’anno organizzato da Sole 24 Ore, Cdp e Tim, annunciate le iniziative per il 2021: il roadshow entrerà nelle fabbriche italiane con 7 tappe sul territorio

Nell’ultimo convegno di quest’anno organizzato da Sole 24 Ore, Cdp e Tim, annunciate le iniziative per il 2021: il roadshow entrerà nelle fabbriche italiane con 7 tappe sul territorio

Dalla pandemia alle sfide dei prossimi anni. Tra innovazione, ricerca, industria 4.0. È il quadro tracciato nel corso dell’ultima tappa dell’Innovation Days – l’Italia verso il 2021 promosso dal Sole 24 ore. Il roadshow è stato realizzato in collaborazione con Cdp, con Tim Business Main Partner dell’iniziativa, LeasePlan official partner e Acea, Axpo, Commerfin, ServiceNow, Università Telematica Pegaso.

«Tecnologia e innovazione sono le parole chiave che dovranno contraddistinguere il futuro e la ripresa industriale del paese – ha detto in apertura dell’iniziativa l’amministratore delegato del Sole24Ore Giuseppe Cerbone -. Nel 2021 Innovation Days entrerà nelle fabbriche italiane con 7 tappe sul territorio». L’attenzione è per il 2021 perché, come ha rimarcato il direttore del Sole24Ore Fabio Tamburini, «nonostante tutto quello che sta accadendo gli indicatori segnalano una leggera ma significativa ripresa».

L’idea di seguire il modello anglosassone: i prof entrano in azienda

Ripresa che dovrà vedere tutte le forze in campo. Dall’impresa all’università, come ha sottolineato Piero di Lorenzo presidente Irbm spa. Per il manager il modello che si potrebbe seguire è quello anglosassone con gli «accademici che lasciano l’università e si trasferiscono nell’industria e poi magari tornano». Per il ministro dell’Università e ricerca Gaetano Manfredi è necessario «spingere con forza nella direzione di aumentare le risorse destinate alla ricerca e allo sviluppo per recuperare il gap che separa l’Italia dal resto dell’Europa e da molti dei paesi più avanzati a livello mondiale». Il ministro ha poi rimarcato la necessità di una semplificazione per agevolare i rapporti tra università e imprese. Quanto al Recovery plan, «ci sono vari contenuti che toccano università e ricerca». Banco di prova la questione degli specializzandi di medicina: «In queste ore verrà pubblicata la graduatoria degli specializzandi di medicina bloccata dai ricorsi».

Digitalizzazione e industria 4.0, ma anche imprese creative e femminili. Sfide che dovranno interessare anche le Pmi, come ha rimarcato il sottosegretario allo Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella. «Le imprese chiedono a gran voce che le misure introdotte da Industria 4.0 vengano rese stabili e il ministero dello Sviluppo economico lavora a questo fine – ha detto -. Questo è l’obiettivo di questo ministero». La sfida dell’innovazione riguarderà anche gli atenei. «La crisi ha cambiato l’università e il punto di vista sull’università» ha detto Ferruccio Resta presidente Crui (Conferenza rettori) e per il futuro ha chiarito come sia necessario dare allo studente «qualcosa di più».

Nel corso del roadshow che ha registrato oltre mille collegamenti,Luigi Nicolais, fondatore e presidente di Materias, ha posto l’attenzione su «ricerca e innovazione». Centrale anche la sostenibilità, che diventa anche materia formativa come ha sottolineato Federica Doni, professore associato di economia aziendale all’Università Bicocca di Milano. La pandemia non ha fermato invece i programmi e il percorso di trasformazione e di decarbonizzazione che Versalis Eni ha intrapreso da tempo. E la presidente Erika Mandraffino ha spiegato che «da tempo Versalis Eni è impegnata in attività di economia circolare». Ricerca ma anche connessione con gli atenei e alta formazione sono alcune delle caratteristiche rimarcate dal presidente di Human Technopole Marco Simoni. Le reti di «connettività ultrabroadband e le tecnologie innovative avranno un ruolo determinante per il rilancio del sistema produttivo e l’industria manifatturiera» ha ribadito Massimo Mancini responsabile Enterprise market Tim. «In questo contesto l’accordo di collaborazione tra Tim e Comau ha l’obiettivo di accelerare la trasformazione in ottica “Industry 4.0” delle imprese di questo importante settore grazie all’adozione di soluzioni Internet of Things. Questa partnership strategica posiziona il Gruppo Tim, grazie al contributo della sua digital farm Olivetti, come punto di riferimento in Italia nell’Industrial IoT, un mercato che sarà sempre più importante con la progressiva implementazione del 5G e dell’Intelligenza artificiale».

sole24ore

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