Universiadi, avvio tra le polemiche

universiade.gifUna sfida tra tutti gli atenei del mondo. A Belgrado parte la 25/a edizione delle Universiadi, i giochi riservati agli atleti iscritti a scuole ed atenei di vario tipo. Oggi alla Beogradska Arena 20.000 persone assisteranno alla cerimonia d’apertura dei giochi che vedranno impegnati gli atleti per i dodici giorni successivi.

In realtà già ieri i ragazzi sono scesi in campo disputando alcune partite del torneo di calcio, con l’Italia dei vari Vriz, Pippa, Cuomo e D’Alessandro (tutti giocatori della Lega Pro) impegnata contro la Corea del Sud. Si preparano a gareggiare circa 9.000 atleti, provenienti da 140 diversi paesi, che saranno impegnati in 15 sport suddivisi in 208 discipline. Ma non sono soli. In città sono arrivati sostenitori e giornalisti.

Trasmettere una buona immagine della Serbia nel mondo”, questa l’idea alla base della manifestazione, ma già oggi si temono manifestazioni di protesta da parte degli studenti universitari, in lotta per la riduzione delle tasse d’iscrizione, per il diritto allo studio e critici di fronte al sistema di priorità in termini di investimenti del governo.

Un altro problema all’ordine del giorno è l’influenza suina: undici casi riscontrati in questi giorni in Serbia. Per prevenire il rischio di contagio durante lo svolgimento della competizione è stata quindi predisposta una clinica specialistica per l’eventuale messa in quarantena del villaggio universitario di Novi Beograd, quartiere moderno di Belgrado, che ospiterà i tantissimi sportivi che stanno raggiungendo la capitale serba. Ogni caso sospetto sarà messo in isolamento per sei ore in attesa dei risultati delle analisi del sangue.

Come alle Olimpiadi, saranno l’atletica, il nuoto, la scherma, il judo, la ginnastica (artistica e ritmica), la pallavolo e il basket gli sport principali del programma, insieme al calcio e al tennis. Cina, Russia e Stati Uniti le delegazioni più importanti, ciascuna rappresentata da circa 500 atleti: saranno loro a contendersi gran parte delle medaglie, ma anche l’Italia è convinta di poter fare bella figura. Fra i campioni presenti alcuni olimpionici di Pechino, tra cui il portoghese Nelson Evora, medaglia d’oro nel salto triplo, e la russa Evgenia Kanaeva, salita sul gradino più alto del podio nella ginnastica ritmica.

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