Webcam, pc e corona d’alloro: laurea via Web per 154 studenti

Nel periodo tra marzo e aprile saranno 1400 i candidati dell’Università (sedi della Spezia e di Savona comprese) che molto probabilmente discuteranno la tesi online

Una webcam, un microfono e la famiglia nascosta dietro al monitor per fare il tifo. Diventare dottori in Ingegneria, senza contatto umano, attraverso megabyte che scorrono virtualmente tra i fili: è la nuova frontiera delle lauree ai tempi del coronavirus. Ieri la mega sessione di esami per gli studenti di Ingegneria – che si è tenuta nelle aule di via Opera Pia 15/A – ha visto 154 studenti della scuola politecnica, presieduta da Giorgio Roth, affrontare la discussione di laurea online. «Fa strano non vederli uscire dall’aula e salutarli chiamandoli “dottore” – commenta Carlo Riccio, tecnico amministrativo per i servizi generali del dipartimento – spero che finisca presto questo brutto periodo perché ero abituato a stringere la mano ai ragazzi e augurare loro in bocca al lupo». Le sessioni iniziano con i volti degli studenti proiettati sullo schermo. Poi, i ragazzi espongono i loro lavori come in una sessione tradizionale. Infine, rispondono alle domande dei commissari riuniti dall’altra parte del computer. Nell’aula di Ingegneria Elettrica il presidente e il coordinatore del corso di studi indossano la toga, e dopo la discussione della tesi si riuniscono per proclamare i dottori. «Cerimonia anomala – spiega il presidente Maurizio Mazzucchelli ai ragazzi che guardano emozionati attraverso la telecamera – vi comunicherò il voto che la commissione ha deciso di assegnarvi senza utilizzare la formula di rito che il preside dovrebbe comunque utilizzare in una prossima proclamazione, quando la situazione lo consentirà. Dal punto di vista legale sarete comunque dottori una volta registrato il verbale».

Ma le sessioni di laurea non finiscono qui. Nel periodo tra marzo e aprile saranno 1400 i candidati dell’Università (sedi di La Spezia e Savona comprese) che, molto probabilmente, discuteranno la propria tesi in maniera telematica. «Il sistema era già collaudato nei mesi scorsi, ma ha avuto un’accelerata con questa emergenza – racconta Patrizia Cipollini, direttore Centro Sistemi Informativi dell’Ateneo – non potevamo non far laureare i nostri ragazzi in questi mesi, perché molti devono accedere ai corsi superiori. Sicuramente le maggiori difficoltà tecniche le abbiamo affrontate nell’organizzazione delle commissioni che sono ovviamente completamente nuove, abbiamo dovuto fare dei test con i ragazzi per prepararli a utilizzare questi strumenti, ma hanno risposto bene. Certo, manca la ritualità, ma gli studenti sono emozionati come se fossero qui, hanno il supporto della famiglia dietro alla webcam e credo che sia un momento importante anche se online». Decretato il voto della commissione un timido applauso rompe il silenzio della sala. I genitori escono allo scoperto e salutano i professori. «Abbiamo attrezzato le aule con gli strumenti messi a disposizione dall’Università – spiega Stefano Massucco, coordinatore del corso di studi in Ingegneria Elettrica – vorrei ringraziare i tecnici e i colleghi che ci permetteranno anche di svolgere le lezioni nei prossimi giorni. Speriamo che, passato questo periodo, riusciremo a fare una festa con tutti gli studenti che stanno affrontando la laurea online».

ilsecoloXIX

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