Viaggio nel mondo dei Master: "Leonardo", respiro europeo

destinazione_europa.jpgEcco un utile vademecum per affrontare al meglio la scelta del Master. Nella nostra Guida in edicola troverete tutte le informazioni per muovervi con disinvoltura in un’offerta sterminata.
Potete arricchire il vostro curriculum anche attraverso percorsi formativi diversi dal master. Esempi: Lucia vorrebbe occuparsi di marketing e turismo, Daniele invece aspira a un impiego nell’ambito della cooperazione internazionale. Potrebbero optare per un master e certamente ne esistono di validi in entrambi i settori; oppure potrebbero considerare l’idea di accedere a una borsa di studio per un tirocinio Leonardo (www.programmaleonardo.net/llp).
Il programma Leonardo fa parte dei programmi di formazione permanete promossi e sostenuti dall’Unione Europea. Perché se – come affermò il Consiglio Europeo riunitosi a Lisbona nel 2000 – l’Europa deve aspirare a “diventare entro il 2010 l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”, è inevitabile che non si possa poi investire sulla formazione, ad esempio, dei neolaureati.
Ecco così che negli anni sono aumentate le risorse a favore dei progetti di mobilità Leonardo offrendo a molti l’opportunità di vivere un’esperienza di studio e lavoro all’estero. Con la copertura delle spese di viaggio, l’assicurazione, il vitto e l’alloggio, un corso di lingua, servizio di tutoring da parte dell’organismo di accoglienza e, in genere, anche un piccolo sussidio mensile, il tirocinante non ha che da sfruttare al meglio un’opportunità formativa (dai 3 ai 6 mesi) come poche.
E se anche il tirocinio non si rivelasse poi così formativo (ma succede di rado, perché c’è molta attenzione sulla scelta dei partner con cui andare a realizzare questi progetti, i rapporti tra ente di invio e di accoglienza sono continui e improntati ad una progettazione comune seria), nessuno metterà in dubbio il fatto che il tirocinante abbia migliorato la padronanza delle lingue o che non abbia dato prova di attitudine all’adattamento a nuovi contesti comunicativi, sociali e lavorativi (processo di adattamento simile a quanto avviene appena inseriti in azienda). Per saperne di più è possibile contattare la vostra facoltà e le aziende per il diritto allo studio.

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