Un doodle celebra la nascita di Ada Lovelace, prima programmatrice informatica

Google ricorda i 197 anni dalla nascita della matematica inglese, figlia di Lord Byron, famosa per aver concepito quello che viene considerato il primo programma informatico della storia

La matematica inglese Ada Lovelace è la protagonista del doodle di Google di oggi.

Figlia del poeta George Byron, fu la prima programmatrice della storia, nota soprattutto per aver lavorato alla macchina analitica creta da Charles Babbage, lo scienziato che ebbe la prima idea di un calcolatore programmabile. Il motore di ricerca di Mountain View celebra così i 197 anni dalla nascita di Augusta Ada Lovelace, riassumendone in forma grafica la vita e le scoperte: una damina ottocentesca, anziché essere china su un lavoro all’uncinetto, lavora a una pergamena piena di numeri e algoritmi, che si dipana come un nastro magnetico per formare la parola “google”, mentre sopra si susseguono i disegni dei primi modelli di calcolatori fino ai moderni portatili e tablet.

Colpita da bambina dal morbillo, che la costrinse a letto paralizzata e la obbligò a camminare sulle stampelle, Ada Lovelace continuò la propria istruzione e a 17 anni iniziò a studiare matematica e scienze. Nel 1883 iniziò a collaborare con Charles Babbage, che la soprannominò “l’incantatrice dei numeri”.

La Lovelace concepì un algoritmo per calcolare i numeri di Bernoulli (una successione di numeri razionali che in matematica ricorrono in vari problemi), che oggi viene considerato come il primo programma informatico della storia.

Da diversi anni, in tutto il mondo si festeggia l’Ada Lovelace Day per celebrare i risultati ottenuti dalle donne in campo tecnologico e scientifico.

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  1. In Italia alla grande Ada Lovelace sono state dedicate le prime due mostre che hanno aperto il mondo dell’arte ai videogames. Ad Aosta con The Art of Games nel 2009, la prima al mondo, anche perché Ada si era ispirata per le sue ricerche alle Note sulle invenzioni di Charles Babbage scritte da Luigi Menabrea quando era ufficiale al Forte di Bard, proprio all’ingresso della Valle (poi sarebbe diventato presidente del consiglio, quando lo diventavano anche i grandi matematici!). E a Venezia lo scorso anno, con la fondamentale NEOLUDICA ART IS A GAME alla Biennale d’arte https://neoludica.blogspot.it/2012/12/ada-lovelace-la-nostra-madrina-dal-2008.html. In entrambi i casi perché mostre curate da donne (Debora Ferrari e Ambra Bonaiuto) in un mondo, anche quello dei videogames, ancora fin troppo al maschile. A Venezia c’era anche un bellissimo ritratto di Ada fatto dall’Arcangioli https://www.youtube.com/watch?v=BOi5D0smsfM con una quartina in endecasillabi binari (!) del co-curatore della mostra, Luca Traini. https://lucatraini.blogspot.it/2012/11/love-ada-lovelace.html

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