Tasse, la minima supera i 200 euro. Gli studenti: "E' ora di riformare il sistema"

Il decreto ministeriale del 29 marzo ha reso noto il nuovo importo della tassa minima di iscrizione aggiornata per inflazione. “Quest’anno la tassa sfora per la prima volta il tetto di 200 euro arrivando a 201, 58. Si tratta solo di un aggiornamento di due euro rispetto all’anno precedente che può sembrare ininfluente se non si considera il contesto in cui è inserito.” dichiara al Corriere dell’Università Alberto Campailla, Portavoce di LINK – Coordinamento Universitario.

L’ammontare di contributo che uno studente deve pagare per iscriversi all’università comprende, oltre all’importo minimo succitato, comprende anche la tassa regionale (che varia da 120 a 160 euro) e l’imposta di bollo (di 16 euro). Per coloro che non sono idonei alla borsa di studio questo è solo il primo dei contributi: nel secondo semestre arrivano infatti le tasse vere e proprie che variano a seconda della condizione economica e dell’ateneo. Il contributo medio a livello nazionale è comunque tra i più alti d’Europa e si aggira attorno ai 1200 euro.

“Come se non bastasse molti studenti quest’anno si troveranno a pagare di più a causa del nuovo Isee che fa figurare molti di loro più ricchi dell’anno precedente. I dati che ci arrivano dagli atenei confermano questa tesi: dato impressionante riguarda Padova dove in termini assoluti la contribuzione è aumentata di 6 milioni. Anche i dati di Milano Bicocca confermano l’aumento della tassazione: per l’anno 2015/16 l’ammontare totale dei contributi previsti è di 38 milioni contro i 35,5 dell’anno 2014/15 con un aumento di ben 2,5 milioni” aggiunge Campailla, che continua: “secondo i dati di Eurydice gli studenti esonerati dal pagamento delle tasse nel nostro paese sono solo il 12 %, in Spagna l’esenzione riguarda il 28% degli studenti, in Francia il 35% mentre il 40% in Croazia. A partire da questi dati abbiamo formulato una proposta sulla contribuzione studentesca chiamandola Don’t Tax me now! In essa chiediamo un aumento della NO TAX AREA fino a 28000 euro di ISEE, che significherebbe esonerare 650’000 studenti, pari al 39% del totale”.

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