Scrutini: niente sei politico ma potrà essere promosso anche chi non ha frequentato in Dad

Il Ministero ha inviato una circolare alle scuole per chiedere “comprensione”. Chi ha frequentato poco non sarà bocciato ma dovrà avere tutti 6.

Bocciati sì ma con una certa comprensione. È questa la linea che il Ministero dell’Istruzione ha dato agli insegnanti e ai presidi in via degli scrutini di fine anno che saranno caratterizzati, così come quelli del 2020, dalle conseguenze dell’emergenza Coronavirus.

Nella circolare 2021 inviate alle scuole il Ministero guidato da Patrizio Bianchi ha chiesto agli insegnanti e al collegio dei docenti di considerare nel corso degli scrutini “la complessità del processo di apprendimento” e di tenere conto “delle difficoltà incontrate dagli alunni” durante quest’anno scolastico caratterizzato nuovamente dalla pandemia e quindi dai nuovi strumenti di apprendimento che i ragazzi hanno dovuto maneggiare per poter partecipare alle lezioni.

Impossibile quindi nel giudizio finale non tenere conto della lunga corsa ad ostacoli che ha caratterizzato l’ultimo anno scolastico: dalla partenza a settembre piena di aspettative, allo stop a novembre a causa dell’impennata dei contagi, al ritorno in pianta stabile della Dad per gli istituti superiori passando poi alla chiusura totale dopo Natale e la ripresa di inizio primavera.

Le percentuali di didattica a distanza che cambiavano da regione a regione, se non da scuola a scuola, ha complicato e non poco il processo di apprendimento dei ragazzi che, in alcuni casi, hanno deciso anche di disertare le tanto odiate lezioni online. Per non parlare delle numerose iniziative di protesta inscenate durante l’anno scolastico da parte di studenti e genitori proprio per dire no alla Dad.

Ecco perché all’interno della circolare del Ministero è prevista anche una deroga, seppur eccezionale, al requisito della frequenza. Anche ci non si è collegato durante la Dad – è questo il suggerimento contenuto all’interno della circolare – potrà essere promosso sempre che abbia raggiunto almeno la sufficienza in tutte le materie scolastiche.

Niente dunque sei politico a priori come qualcuno anche per quest’anno invocava vista l’emergenza sanitaria in atto ma massima comprensione per chi, tra mille difficoltà, ha portato a termine l’anno scolastico più difficile degli ultimi decenni.

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