Ridare il coraggio della speranza

“Sono orgoglioso della mia giunta, prima in Italia per competenza, valore e rappresentanza” queste le parole del governatore della Campania Stefano Caldoro

“Sono orgoglioso della mia giunta, prima in Italia per competenza, valore e rappresentanza” queste le parole del governatore della regione Campania Stefano Caldoro nel corso della presentazione della Giunta e della sua relazione programmatica. Dodici assessori che passeranno a 14 come annunciato dal neo-Presidente che intende completare il disegno statuario”.
Siamo ben oltre il ciglio del burrone, occorre prendere atto che siamo caduti” ha affermato Caldoro in un’analisi sullo stato di salute della regione evidenziando tre argomenti di vera emergenza: il bilancio – il 31 marzo è stato certificato lo sforamento del patto di stabilità per un miliardo e 100 milioni – la sanità – che registra una carenza di liquidità di cassa per cui risulta difficile intervenire e l’area ambientale con il cattivo funzionamento dei depuratori.
Occorre imprimere una scossa, un cambiamento radicale nell’azione di governo e per questo occorre un impegno comune, è necessaria un’alleanza con l’opposizione in un patto per lo sviluppo per ridare ai cittadini il coraggio della speranza” continua Caldoro riprendendo il messaggio del Cardinale Sepe.
“Basta con le politiche calate dall’alto, il ruolo della Regione e dei suoi poteri è di avvicinare le istituzioni ai cittadini. Vogliamo una regione che semplifica, regola e agevola i cittadini – continua il governatore – partiremo con la razionalizzazione delle società miste, accoglieremo la sfida del federalismo che non può che portare risorse così come i fondi strutturali che rappresentano un’occasione irripetibile per ri-programmare grandi progetti strategici”.
Tra le priorità, il lavoro. “Basta con le forme di assistenza mascherate dalla formazione e con corsi che non creano sbocchi occupazionali. I giovani, che producono ricchezze fuori dalla nostra regione, non devono pagare il prezzo di scelte opportunistiche”

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