Redditometro, per il prof della Bocconi “è facilmente eludibile”

redditometro eludibile

Redditometro eludibile “E’ uno strumento che in linea di principio puo’ servire ma da solo non e’ la panacea, la versione originaria di qualche anno fa aveva diversi limiti, alcuni sono stati superati, rimangono molti punti critici”. Alessandro Santoro, professore associato di Scienza delle Finanze all’universita’ Bicocca di Milano non nutre molte aspettative sull’efficacia anti-evasione del nuovo redditometro entrato in vigore oggi. “Il redditometro gode di grande successo nell’opinione pubblica e tra gli stessi giudici tributari perche’ si fonda su un principio semplice e ampiamente condivisibile che mette in correlazione i consumi con il reddito – spiega Santoro – in pratica se hai la Mercedes o la Ferrari non puoi essere certo un nullatenente, ma il meccanismo funziona se vi e’ a disposizione del fisco un vero sistema di tracciabilita’ degli acquisti che permetta di registrare le variazioni patrimoniali e su questo aspetto il redditometro e’ molto debole”. “Infatti – prosegue l’opinionista del Sole24ore – si basa su una serie di informazioni molto parziali, in parte fornite dallo stesso contribuente con la dichiarazione dei redditi e in parte dalle statistiche ed e’ facilmente eludibile con l’intestazione fittizia dei beni”.

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