L’incontro alla Sapienza: “Non c’è antimafia senza formazione”

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“L’antimafia va a braccetto con la formazione”: è stato questo il leitmotiv dell’incontro tenuto questa mattina alla Facoltà di Lettere della Sapienza, organizzato dagli studenti dell’Udu. Al centro dell’attenzione le ultime modifiche approvate dal Decreto Istruzione in parlamento, ma anche un discorso più profondo sui temi che riguardano l’antimafia e il suo rapporto con gli studenti.

Ospiti dell’evento sono stati Pasquale Grosso, dell’Associazione antimafia DASUD, e l’Onorevole Celeste Costantino, esponente di SEL, promotrice in commissione cultura di un emendamento di vitale importanza per il diritto allo studio.

“E’ stato un emendamento dalla portata storica, direi – ha esordito Costantino. Grazie a questa novità il 3 % dei capitali sequestrati alle mafie andrà direttamente al fondo integrale per il diritto allo studio. E’ stato importantissimo portare a casa questo risultato”. L’Onorevole spiega nel dettaglio l’emendamento: “All’inizio non credevo neanche io che riuscisse a passare. Poi, durante la notte, siamo riusciti a trovare un accordo”.

Ma come verranno gestiti i soldi? “Parliamo di somme ingenti, anche se variano ogni anno. L’ultimo anno la quantità di denaro sequestrato alle mafie (esclusi i valori immobiliari) ha toccato i 33 miliardi di euro. Grazie a questo emendamento più di 900 milioni andranno direttamente nelle casse dei fondi per il diritto allo studio. La distribuzione, poi – continua la Costantino- sarà equamente divisa tra Atenei del Nord e del Sud Italia.

L’idea, comunque, è quella di spostare l’attenzione anche sulla scuola: “La mafia non si combatte solo con la magistratura e le forze dell’ordine, ma anche attraverso la formazione e le università. E’ stato un momento storico per il parlamento italiano, e finalmente abbiamo la possibilità di aprire un nuovo percorso”.

L’Onorevole ha poi fatto un commento anche sul Decreto Istruzione in generale, lanciando messaggi al ministro Carrozza in persona: “Non posso negare che ci saremmo aspettati un cambio di marcia da questa legislatura, soprattutto dopo quello a cui abbiamo assistito negli ultimi 20 anni. In parlamento ci troviamo a lavorare costantemente a delle situazioni che rappresentano “emergenze”. La scuola e l’università, però, avevano bisogno di una riforma strutturale, e non di un Decreto che mettesse “delle pezze” temporanee. Di sicuro c’è stata la capacità di individuare e riconoscere i problemi da parte del ministro, ma questo non basta”.

All’evento ha preso parte anche Pasquale Grosso, dell’Associazione DASUD: “Non c’è antimafia senza formazione -ha commentato. L’antimafia è un’azione concreta, e l’emendamento proposto dall’On. Costantino va nella giusta direzione. Penso che le mafie incidano molto di più di quello che vediamo. Il ricavato derivante dal 3 % dei beni confiscati alle mafie rappresenta più della metà di quello che lo Stato dà ogni anno per il diritto allo studio. Noi dell’Associazione DASUD vogliamo rendervi partecipi nella lotta contro la mafia perché si parte dalle scuole e si continua all’università, perché – in questa lotta – tutti devono rendersi protagonisti”.

Raffaele Nappi

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