Medicina, la ministra Bernini assicura: “Quest’anno aumenteremo i posti del 20-30%”

Confermato l’incremento dei posti disponibili già dal prossimo anno accademico ma il sistema per la selezione resterà sempre quello dei Tolc.

Forse non saranno quattromila come qualcuno ipotizza ma la conferma che i posti a Medicina per il prossimo anno accademico dovrebbero essere tra il 20 e il 30% in più rispetto allo scorso anno. È quanto ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in un’intervista pubblicata questa mattina da La Repubblica.

Il lavoro del tavolo tecnico

Perché, nonostante poche settimane fa il Ministero abbia fornito i numeri sui posti disponibili per le facoltà a numero chiuso delle professioni sanitarie (con un aumento di appena il 4% rispetto allo scorso anno accademico) la Bernini ha chiarito che si tratta di una stima provvisoria destinata a cambiare a breve, anche grazie al lavoro che sta portando avanti il Tavolo tecnico voluto proprio dalla ministra. “Quella del 4% è una prima stima che poi sarà rivista nel confronto con Regioni e Università. Ma la novità di quest’anno è il gruppo di lavoro istituito al Miur con i principali soggetti coinvolti, per riformare l’accesso alle discipline sanitarie. Siamo partiti subito, vogliamo che le cose cambino già dal prossimo anno accademico – ha spiegato la Bernini – Il tavolo tecnico serve proprio a trovare la sintesi tra le diverse esigenze. Vogliamo allargare l’entrata a Medicina ma in maniera programmata e sostenibile. Ho chiesto al gruppo di lavoro di fare un’analisi scrupolosa dei fabbisogni reali ed effettivi. Sulla base di primissime stime ipotizziamo un aumento dei posti tra il 20% e il 30% rispetto allo scorso anno”.

Il nodo delle specializzazioni

I numeri che sono circolati fino ad oggi parlano di 2-4mila posti in più. Per La Bernini però è ancora prematuro dare delle cifre certe. “Potremo iniziare a farlo ad aprile, quando si concluderà il lavoro del tavolo tecnico. E teniamo presente che i nuovi iscritti saranno medici tra sei-otto anni – ha specificato – Poi c’è anche la questione delle scuole di specializzazione. Anche lì non è una questione di posti, ma di attrattività. Oggi registriamo una domanda eccessiva per alcune specializzazioni, mentre altre sono quasi deserte. Così rischiamo di avere alcune qualifiche del tutto inflazionate e, ad esempio, non avere personale per la medicina d’urgenza. Con il ministero della Salute vogliamo intervenire su questo. Si tratta di riforme che richiedono tempo e risorse, ma che dobbiamo sostenere”.

La conferma dei Tolc

La ministra poi conferma che il nuovo test di Medicina avverrà attraverso i Tolc che qualcuno, studenti compresi, hanno cominciato già a criticare. “Per la selezione restano validi i nuovi Tolc che, d’altra parte, devono dimostrare ancora la loro efficacia. Prima ci misuriamo con questa modalità. Poi, eventualmente, la mettiamo in discussione. Quindi agli studenti dico: avete più possibilità da quest’anno, sfruttatele al meglio” ha concluso Anna Maria Bernini.

LEGGI ANCHE:

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Scuola sempre più multietnica ma solo uno su cinque degli studenti non italiani pensa di essersi integrato

Next Article

Ilaria Capua torna in Italia dopo sette anni negli Stati Uniti

Related Posts