Un Master scelto in maniera consapevole, col preciso intento di acquisire quella formazione manageriale che è mancata nel corso degli studi in Ingegneria elettronica. “Non si è trattato di un ripiego – spiega Antonio Mazzeo – avevo almeno tre offerte di impiego molto interessanti da tenere in considerazione se avessi voluto mettermi a lavorare da subito”.
Che tipo di Master hai frequentato?
Ho frequentato la XII edizione del Master in Management dell’innovazione, attualmente ridenominato Master in Management dell’Innovazione e Ingegneria dei Servizi presso la Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento Sant’Anna di Pisa. La scelta è stata del tutto naturale vista la location del corso e la mia esigenza di apprendere quelle tecniche interdisciplinari utili alla gestione dell’innovazione nella dinamica economica e organizzativa delle imprese e delle istituzioni.
Come pensi che ti abbia arricchito?
È stata un’esperienza dura e avvincente. Dura per l’impatto con nuove e più veloci metodologie di studio, per i temi affrontati (lontani dal mio background di partenza) e per il ritmo incalzante che l’eccellenza della Scuola e dei suoi docenti impone. Avvincente per le esperienze che ciascuno dei professionisti ha portato in aula, per lo scambio di competenze con i colleghi provenienti da settori accademici molto lontani da quello ingegneristico e soprattutto per le sfide superate brillantemente con gli amici con cui ho condiviso ore di studio, stress ma anche divertimento.
Ritieni che anche i tuoi colleghi siano stati soddisfatti dell’esperienza svolta?
Penso di sì. Il master ha assicurato e continua ad assicurare ai suoi studenti un livello di placement che si è attestato intorno all’80-90%. Le imprese che hanno accolto gli stagisti sono tra le più importanti, in Italia e all’estero. Penso a Ferrovie dello Stato, IBM, San Paolo IMI e tante altre ancora. Le aziende partner hanno investito e continueranno a investire tanto sul master, in quanto riesce a sintetizzare molto bene le eccellenze formative universitarie con i concreti obiettivi aziendali.
Quanto è servito il master perché tu trovassi il lavoro che realmente cercavi?
Molto. In conclusione del Master, della durata annuale, il mio periodo di stage presso la società Autostrade per l’Italia si è concretizzato in un rapporto di lavoro durato ben quattro anni, durante i quali ho partecipato, con il ruolo di Product Manager, a diversi progetti importanti che mi hanno permesso di ampliare le mie competenze tecniche ed economiche gestionali. Da qualche tempo però, sentivo il bisogno di cogliere nuove opportunità professionali, nuove sfide da affrontare con lo spirito e gli strumenti appresi durante il percorso del Master. A partire dall’inizio del prossimo anno mi confronterò con il mondo della media impresa italiana nel settore delle energie rinnovabili. Una scommessa che si può e si deve vincere!