Durante l’emergenza Covid decise di mandare al macero i banchi a rotelle che l’allora ministro all’istruzione Lucia Azzolina aveva fatto acquistare per mantenere il distanziamento tra gli studenti durante le lezioni. Ora la Corte dei Conti ha presentato il conto alla preside di un liceo veneziano: 38 mila euro per aver distrutto quello che era un bene dello Stato.
“Il danno erariale, per il quale è stato emesso invito a dedurre, nei confronti di un dirigente scolastico, per euro 38.771,08, conseguente alla illegittima dismissione di sedute innovative (cd banchi e a rotelle), flaconi di gel igienizzante e mascherine chirurgiche, e alla violazione delle disposizioni sulla inventariazione e custodia dei beni” si legge nella sentenza della Corte.
La dirigente scolastica si era difesa dicendo che lei non aveva ordinato quei banchi, essendo stati ordinati dalla precedente dirigente, e ritenendoli non idonei alla dislocazione degli studenti delle aule, aveva deciso di sbarazzarsene. Un gesto probabilmente compiuto in buona fede che, purtroppo, si è trasformato in una condanna della dirigente scolastica e alla sentenza di risarcimento.
Gli arredi didattici all’epoca erano stati criticati da molte parti e utilizzati come argomento di polemica dalle opposizioni nei confronti del governo Conte bis. Soprattutto per l’enorme esborso economico per le casse dello Stato. L’Associazione nazionale dei presidi, ricordò che la scelta di utilizzare o meno era a discrezione dei dirigenti scolastici.
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