L’Università Bicocca premia gli studenti meritevoli: fino a 500 euro per chi ha la media alta

bicocca premia gli studenti meritevoli

L’Università di Milano Bicocca premia gli studenti meritevoli. Da oggi superare gli esami con voti alti e nei tempi previsti avrà anche un riscontro economico: l’Ateneo milanese,infatti, ha deciso di introdurre dal prossimo a.a. il Credito di merito: un bonus di 125 euro (che possono diventare fino a 500 per ogni annualità) da assegnare agli studenti che abbiano completato il percorso didattico annuale con una media voti di almeno 27/30.

Come funziona? I ragazzi che, al termine dell’annualità, avranno superato tutti gli esami con una media di 27/30 si vedranno accreditare 1 credito di merito (pari a 125 euro) sul loro badge che potranno spendere per ottenere uno sconto sulla tassa di iscrizione all’anno successivo o a un master, in aggiunta alla borsa Erasmus, per libri o corsi di lingua o per rimborsi sugli abbonamenti al trasporto locale. Chi ottiene la media del 28 ottiene 2 crediti (250 euro), 3 crediti (375 euro) per chi raggiunge la media del 29 e 4 crediti di merito (500 euro tondi) a chi riesce a ottenere il massimo dei voti.

Stessa procedura per premiare le tesi di laurea: chi si laurea con una votazione pari o superiore a 109 hanno diritto a 4 crediti, pari alla somma di 500 euro, 250 euro, ovvero 4 crediti, per i laureati con la votazione tra 105 e 108.

Dall’Università Bicocca hanno precisato che l’iniziativa è rivolta a tutti gli iscritti, senza esclusioni di reddito: potranno accedere ai premi sia i ragazzi meno abbienti che quelli pià agiati.

“L’obiettivo è incoraggiare i giovani a entrare nei tempi giusti e al meglio nel mondo del lavoro – ha commentato il Rettore Cristina Messa – ma credo sia anche un contributo per restituire all’impegno e alla qualità il senso positivo che meritano”.

Nel frattempo l’Ateneo ha anche deciso di tagliare la spesa dei test di accesso per i corsi a numero programmato: la quota passa da cinquanta a dieci euro, “e alcuni test si potranno sostenere anche in remoto, senza doversi presentare in ateneo, quindi consentendo un ulteriore risparmio per le famiglie e gli studenti – ha aggiunto il Rettore – Si vuole favorire la possibilità di partecipare a più test considerato che il numero programmato tenderà a diventare la modalità di accesso prevalente.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Miur: via libera all'assunzione di 4.447 docenti di sostegno

Next Article

Università La Sapienza: gli studenti piantano canapa: "Liberalizziamo le droghe leggere"

Related Posts