“Per Toyota Motor Italia il candidato ideale è laureato in Economia o in Ingegneria meccanica e gestionale”. A parlare è Giuseppe de Nichilo, Human Resources Genaral Manager del Gruppo, che nella definizione del profilo ricercato, elenca alcuni aggettivi che meglio lo qualificano: “Brillante e capace di lavorare in team; analitico, orientato al risultato e con buone doti di problem solving; determinato, comunicativo e dotato di spirito di iniziativa. Un’ottima conoscenza dell’inglese e del pacchetto office sono conditio sine qua non. La passione per il settore automotive infine, completa il profilo”.
Cosa emerge dalla lettura dei curricula che ricevete in azienda. La formazione dei candidati risponde alle vostre aspettative?
Esiste un gap ancora molto forte tra il mondo universitario e il contesto lavorativo. Molto spesso si ha difficoltà ad inserire neolaureati e si cercano candidati che abbiano avuto brevi esperienze lavorative (anche durante gli studi) o esperienze di studio distintive (erasmus o progetti all’estero). A livello di skill spesso si evidenzia una mancanza di preparazione nelle lingue (inglese) e nell’utilizzo dei principali applicativi office utilizzati in azienda (in particolare excel).
In presenza di due o più candidati ‘validi’, cosa determina la scelta?
Sicuramente la differenza è data dalla motivazione del candidato stesso, dalla passione che dimostra per il settore automotive o per la posizione oggetto della selezione, e dalle potenzialità di crescita e di impiego nel medio-lungo periodo anche su altre posizioni in azienda.
Ci sono possibilità di inserimento per i laureati triennali?
Di fronte a neolaureati privi di esperienze professionali, solitamente preferiamo puntare su candidati che abbiano conseguito la laurea specialistica. Per chi invece avesse già maturato una certa esperienza professionale, anche se di stage, possiamo confermare di aver più volte preso in considerazione candidati in possesso della laurea triennale.
E chi ha un master, come viene valutato?
Chi ha conseguito un master dimostra certamente un elevato interesse per la materia oggetto di specializzazione, per cui il titolo conseguito rappresenta un plus rispetto a chi invece ne è sprovvisto. Ideale è sicuramente l’aver completato la fase di formazione con uno stage o esperienza aziendale.
Che importanza ha per voi il voto di laurea e i tempi di conseguimento del titolo?
Nell’ambito dello screening dei neolaureati senza esperienza lavorativa questi due elementi sono essenziali. Migliore è il voto, possibilmente conseguito nel rispetto dei tempi previsti dalla durata legale dei corsi di laurea, e maggiori sono le possibilità di essere contattati per un colloquio.
Secondo quali step si svolge il percorso di selezione?
Il percorso di selezione è molto strutturato, in quanto per noi ricevere il feedback positivo della linea gerarchica aziendale è fondamentale. Si parte da un assessment di gruppo, si prosegue con un colloquio individuale con l’HR department, poi una short list viene presentata al General manager del reparto presso il quale è aperta la posizione. La risorsa prescelta incontra infine il Director e il direttore generale. L’obiettivo è quello di inserire in azienda persone che con il tempo possano confermare, attraverso una buona performance professionale, le potenzialità identificate in fase di selezione.