La ricerca in mano ai giovani ricercatori: Tor Vergata lancia il programma “Uncovering Excellence

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Potere ai ricercatori: è la filosofia che sta sperimentando l’Ateneo romano di Tor Vergata. Nei prossimi 18 mesi, infatti, non saranno i professori ordinari o quelli associati a decidere le direttive della ricerca scientifica dell’Università, bensì l’onere spetterà in toto a dottorandi e ricercatori i quali si troveranno a gestire un fondo di 500 mila euro da concretizzare in progetti scientifici promossi da colleghi studiosi.

Una vera rivoluzione: presentata in Senato accademico alcuni mesi fa, oggi è stato pubblicato sul sito dell’Ateneo romano. Il progetto, chiamato “Uncovering Excellence”, si dividerà in tre macroaree: “Life sciences, mathematics, physical sciences, information and communication”, “Engineering, universe and earth sciences” e “Social sciences and humanities”. Per ogni progetto è previsto un finanziamento variabile tra i 10mila e i 25mila euro.

La vera novità del programma è che a proporre i progetti da finanziare potranno essere gli stessi ricercatori, anche quelli a tempo determinato. Lo stesso responsabile amministrativo di progetto, ovvero colui che dovrà gestire in prima persona il finanziamento, potrà essere ancora un ricercatori. All’interno dei gruppi di ricerca spazio ancora a studiosi con contratto a termine, oltre che a docenti ordinari e associati, sempre concesso che al momento del bando questi abbiano ancora davanti almeno 24 mesi di collaborazione con l’Ateneo.

Tuttavia non mancano gli ostacoli: se è vero che il bando consente ai ricercatori è concesso di proporre progetti, va anche sottolineato che per farlo questi dovranno esibire un curriculum di tutto rispetto. Da bando, infatti, è necessario che il proponente del progetto di ricerca “abbia almeno due su tre mediane uguali o superiori al 50 per cento del valore delle mediane Anvur per l’abilitazione a professore associato per i rispettivi settori concorsuali”.

Proprio su questo punto, l’iniziativa dell’Università di Tor Vergata ha trovato l’opposizione dei ricercatori aderenti all’Associazione Nazionale Docenti Universitari (Andu), da sempre contrari al metodo delle mediane per l’Abilitazione Scientifica Nazionale, che contestano, inoltre, anche la mancanza nel bando di un limite massimo d’età per la gestione dei progetti di ricerca. In assenza di un limite, infatti, i progetti potrebbero essere gestiti tanto da giovani studiosi che da ricercatori più anziani invalidando così la pretesa del bando di scoprire quelle eccellenze nascoste (Uncovering Excellnce) nella ricerca italiana.

Scarica il Bando Uncovering Excellence 2014 e le Istruzioni per la compilazione  della domanda

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