La Giannini e l'ultimo decreto: proteste dal CNSU

Il ministro uscente Stefania Giannini firma un decreto prima di lasciare viale Trastevere, gli studenti presentano diverse mozioni al nuovo ministro Fedeli

Un decreto firmato sull’uscio della porta. E’quello ministeriale n. 987, siglato dal ministro uscente Stefania Giannini e relativo a “Autovalutazione, valutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio universitari”.
Gli studenti protestano, non mandano giù l’ultima firma del ministro sulle cosiddette lauree professionalizzanti.
“Vogliamo essere coinvolti sul metodo e nei contenuti, non accettiamo più provvedimenti calati dall’alto” così Anna Azzalin studentessa di giurisprudenza a Padova e presidente del Cnsu(Consiglio nazionale studenti universitari)
Le mozioni degli studenti
1) Eliminare le borse da 15 mila euro previste per 400 “supermeritevoli”, assegnando i 6 milioni di euro previsti, all’incremento del Fis(Fondo integrativo statale).
2) Garantire una volta e per tutte la copertura piena delle borse di studio per tutti gli idonei.
3) Riformare l’abilitazione all’esercizio della professione medica, rivedendo la struttura del tirocinio.
4) Ripensare la formazione iniziale dei docenti e attivare un terzo ciclo di TFA
5) Rivedere la contribuzione studentesca che potrebbe nella fascia ISEE tra i 13 e i 30 mila euro addirittura aumentare.
6) Rivedere il calcolo del voto di laurea in Medicina e Chirurgia
7) Ritirare il decreto sulle Lauree professionalizzanti
Proprio su questo ultimo tema si è espressa Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “È un atto di una gravità inaudita, l’ultimo colpo di coda di un Ministro che si è sempre rivelato sordo e incapace di ascoltare le istanze che arrivavano da tutta la comunità accademica. Esiste un problema di metodo prima ancora che di merito: non è possibile che un Ministero ormai dimissionario, nell’ultimo giorno di sua attività, emani un decreto su temi così delicati senza aver mai coinvolto le rappresentanze del mondo universitario.
È la dimostrazione di come il precedente Governo non abbia saputo cogliere la sconfitta elettorale e anzi abbia continuato con un atteggiamento arrogante. La prima cosa che chiediamo al nuovo Ministro Fedeli è il ritiro del DM 987 e l’apertura di un tavolo su questi temi, già richiesto dal Consiglio Nazionale Studenti Universitari che nell’ultima seduta ha approvato all’unanimità la nostra mozione.”
“Nel merito il Decreto contiene molti aspetti negativi, che in parte erano già stati ripresi da indiscrezioni della stampa. Nel tentativo di affrontare un tema cruciale che sta a cuore agli studenti come le lauree professionalizzanti, si mette in campo una proposta che a nostro avviso è assai lontana da ciò che realmente era auspicabile: non si può partire da un modello che preveda un accesso programmato e così limitato; non è accettabile avere come unico parametro al termine del triennio di sperimentazione quello dell’occupabilità e quindi dell’occupazione, senza specificare a quali dati statistici si farà riferimento, senza considerare in alcun modo di che tipo di occupazione si tratta e senza tener conto di quelle che possono essere le libere scelte dei singoli terminato il percorso di studi;
non è possibile prevedere 50-60 CFU di tirocinio senza andare a riconoscere alcun tipo di diritto e di tutela a degli studenti che evidentemente si troveranno a svolgere un terzo del proprio percorso formativo nelle aziende. Non sono queste le “lauree professionalizzanti” che vogliamo, non sono queste le risposte che vogliono gli studenti per risolvere il drammatico tema del mondo del lavoro spesso inaccessibile e comunque precario.”

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