Negli ultimi dieci anni gli atenei online hanno avuto un aumento delle iscrizioni del 293,9% registrando nel 2023 oltre 236mila iscritti: è partendo da questi dai che ieri si è costituito l’intergruppo parlamentare dedicato alle università telematiche a cui hanno aderito una ventina di parlamentari del centrodestra, dalla Lega a Fratelli d’Italia, a Noi Moderati.
“Ci concentreremo da subito sull’approfondimento del modello universitario telematico in altri paesi, come Regno Unito o Stati Uniti e Spagna, per poi mettere a punto proposte e soluzioni capaci di garantire il diritto agli studi superiori a tutte quelle famiglie che non possono permettersi di sostenere studi fuori sede – ha dichiarato il presidente dell’intergruppo, Edoardo Ziello – la politica deve dare una risposta sociale tesa a potenziare quel diritto all’istruzione superiore a chi non ne ha i mezzi per accedervi e impedire che si inneschi un conflitto tra le università tradizionali e quelle online”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la ministra dell’Università Anna Maria Bernini che ieri ha risposto a una interrogazione proprio su questo argomento. “Il tema delle università telematiche è molto importante, ci stiamo misurando. Sono undici e offrono percorsi sia interamente che parzialmente a distanza, intercettano un bisogno che c’è, esiste. Le telematiche non sono un pezzo che si muove in un far west: si tratta di percorsi controllati e accreditati e soggetti, come le università in presenza, alle valutazioni dell’Anvur – ha specificato – Le università in presenza e telematiche devono avere la stessa modalità di regolamentazione. Abbiamo creato un tavolo di lavoro che comprende la Conferenza dei rettori, il Consiglio universitario nazionale, l’Anvur per dare regole comuni per garantire la qualità dell’offerta formativa per tutti”.
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