Accademia il teatro per la città

L’Accademia di Belle Arti riapre il teatro.Sciarelli: “Una struttura fondamentale per la didattica, per la ricerca e al servizio della comunità”.

“Una struttura fondamentale per la didattica, per la ricerca in ambito teatrale e al servizio dell’intera comunità cittadina”. Ha esordito così il Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli Sergio Sciarelli in occasione della riapertura del Teatro.
Un progetto tutto nuovo,  un rinnovamento profondo dello stile e della funzionalità come ha spiegato entusiasta il direttore Giovanna Cassese: “Questa è una giornata di festa per la nostra istituzione che da sempre rappresenta l’arte napoletana, il nostro è l’unico vero teatro all’interno di un’Accademia”. E, proprio a dimostrazione dei meriti di questa istituzione, è stata scelta come sede del Premio Nazionale delle Arti 2009-2010 dopo aver ospitato la stessa manifestazione nel lontano 1951.
Il progetto del teatro, edito dallo studio Alvisi Kirimoto + Partners e attuatosi in undici mesi di lavoro, deve la buona riuscita al Provveditorato delle Opere Pubbliche rappresentato dall’Ing. Donato Carlea e al finanziamento ad hoc ricevuto dal Miur – Direzione Afam (alta formazione artistica e musicale) rappresentato dal Direttore Generale dott. Giorgio Bruno Civello che ha affermato: “Non si poteva evitare di investire in un’opera tanto prestigiosa e utile”.
“Respirare arte fa bene all’anima” ha dichiarato soddisfatto Carlea così come il Sovrintendente BAAPSAE di Napoli e Provincia Stefano Gizzi.
L’architetto Massimo Alvisi, ideatore del progetto, ha raccontato le sue impressioni prima dell’inizio dei lavori: “Sentivo che ciò che mancava a questo teatro era la luminosità per questo abbiamo scelto di aprire ampi finestroni sia sulla magnifica città che sul corridoio della struttura e di riprendere i colori di tutto il complesso: il bianco e il grigio, che vanno ad amalgamarsi perfettamente con i contorni dell’intera sede. Una lavoro ad hoc, che non trascura il gusto e la qualità”.
In quest’occasione il nuovo teatro è stato dedicato all’architetto Antonio Niccolini, che trasferitosi a Napoli da Livorno, lavorò al Teatro San Carlo, progettò e costruì la Villa Floridiana al Vomero, restaurò Palazzo Partanna a Piazza dei Martiri. Eseguì anche numerosi progetti per il Palazzo Reale di Napoli e, come ha spiegato il prof. Pierluigi Ciapparelli: “E’ la prima persona a cui ho pensato quando mi è stato chiesto a chi avrei intitolato l’opera”.

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