Il docente tutor piace ai sindacati ma le risorse sono un’incognita: “Sulla scuola fino ad oggi solo tagli”

Le organizzazioni sindacali non bocciano la novità annunciata oggi dal ministro Valditara ma restano scettici sullo stanziamento di risorse che servirà per dotare ogni “gruppo classe” di un docente tutor: “Sono oltre 370mila”. Critiche le opposizioni: “Dal suo governo solo caos sulla scuola”.

Una buona idea che rischia però di scontrarsi con la realtà che è fatta di poche risorse. I sindacati sembrano gradire la novità lanciata oggi dal ministro Giuseppe Valditara di dare il via, dal prossimo anno scolastico, al docente tutor.

La Gilda: “Non sarà una passeggiata”

“Sicuramente l’idea del ministro è originale, ovviamente la discussione va portata nella sede del prossimo contratto, successivo a quello attualmente in chiusura. Occorrono innanzitutto notevoli stanziamenti, anche perché in questo momento i gruppi classe a cui si riferisce il ministro sono oltre 370mila – specifica Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams – Andrebbero, poi, disegnate con cura le caratteristiche di questa figura che dovrebbe essere, non solo formata, ma di comprovata esperienza e con almeno una ventina di anni di insegnamento effettivo. Allo stato attuale non sembra, a partire dalla cronica scarsità di risorse, una semplice passeggiata”.

Anief: “Serve personale aggiuntivo”

“Siamo d’accordo sull’introduzione di un docente tutor, in più, per classe dove ci sono alunni con difficoltà – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – Tra l’altro stiamo parlando di un capitolo di missione del Pnrr e per realizzarlo, come abbiamo detto in più occasioni, serve un emendamento al decreto Milleproroghe per avere organico aggiuntivo di personale, visto che una parte di questi docenti e personale Ata si occuperanno specificatamente della lotta alla dispersione”.

Snals: “Ora una riflessione seria”

“Crediamo la figura docente tutor, nei termini in cui è stato annunciato dal ministro dell’istruzione Valditara, meriti una seria riflessione – ha aggiunto all’ANSA Elvira Serafini dello Snals – Il contratto vigente considera la funzione docente in maniera unitaria e non c’è traccia alcuna di una funzione tutoriale riservata solo ad una parte dei docenti. Tra l’altro la responsabilità didattica ed educativa appartiene al collegio dei docenti che dovrebbe in totale autonomia procedere alle scelte organizzative più coerenti con i bisogni educativi di studentesse e studenti”.

Le critiche dell’opposizione

Critico nei confronti del ministro Valditara è, invece, il MoVimento 5 Stelle. “Il governo di cui fa parte Valditara ha programmato tagli per 4 miliardi di euro nei prossimi anni e la riduzione di dirigenti scolastici con l’accorpamento di più istituti e il possibile taglio di centinaia di scuole sui territori – spiega la capogruppo M5S al Senato Barbara Floridia, ex sottosegretaria all’Istruzione – Inoltre non ha nemmeno rinnovato il personale aggiuntivo chiamato nelle scuole nel periodo del Covid. Il tutor potrebbe essere anche una soluzione su cui convergere, ma siamo di fronte ai soliti proclami che, a fronte di azioni che si sono dimostrate negative per il mondo della scuola, sono ridicoli e inopportuni. E poi: perché non sono state confermate le risorse per lo psicologo nelle scuole di cui c’è molto bisogno?”.

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