Gli studenti minacciano la mobilitazione: “Il 23 aprile si scende in piazza contro i Test”

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Nelle ultime settimane migliaia sono le segnalazioni di irregolarità arrivate a UDU e Rete Studenti Medi da tutta Italia avvenute durante lo svolgimento dei test – scrivono in una nota inviata alla redazione del Corriere dell’Università le due associazioni studentesche

“Migliaia di ragazze e ragazzi hanno intrapreso la strada dei ricorsi, hanno invaso i social network Mettendoci La Faccia dicendo #stopaltest e a centinaia si sono ritrovati ieri a Bari per partire dalle incredibili irregolarità di quell’ateneo.

Per questo se la Ministro non ci darà risposte già sui test di quest’anno chiedendo verifiche dettagliate sulle gravissime irregolarità verificatesi e aprendo un confronto diretto con gli studenti che abbia come scopo il superamento dell’attuale sistema d’accesso a numero chiuso e l’eliminazione dei test, siamo pronti a mobilitarci in tutta Italia il 23 Aprile accanto alle migliaia di studentesse e studenti danneggiati dai test.

Gianluca Scuccimarra, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari, avverte: “Ieri a Bari diverse centinaia tra ragazze e ragazzi si sono ritrovati per dare avvio al maxi ricorso UDU contro le gravissime irregolarità avvenute quest’anno durante il test. In questi giorni i social sono stati invasi dai volti di centinaia di ragazze e ragazzi, genitori, insegnanti, medici che dicevano #stopaltest. Il Ministro non può fingersi nascondersi in questa situazione disastrosa che quest’anno, come tutti gli anni, ha danneggiato migliaia di giovani che vogliono studiare. Per questo se non avremmo risposte concrete sulle irregolarità dei test di quest’anno e sull’apertura di un confronto diretto con gli studenti finalizzato al superamento del sistema del numero chiuso, siamo pronti a a mobilitarci il 23 aprile davanti gli ospedali di tutta Italia per far capire a chi ha il potere di decidere su questo tema che i giovani studenti di questo paese sono stanchi di vedere il proprio futuro e i propri sogni infranti da una lotteria senza senso.”

Alberto Irone, Portavoce della Rete degli Studenti Medi, conclude: “Non è più accettabile che il Diritto allo Studio venga negato e le politiche in materia di Università debbano sottostare a logiche economiche e lobbistiche. Vogliamo lanciare un messaggio forte, chiediamo di essere ascoltati perchè non siamo disposti ad accettare oltre questa situazione. La Ministro Giannini deve assumersi la responsabilità di ciò che è avvenuto quest’anno a partire dal plico scomparso a Bari. Come fa il ministero a sostenere che non ci sono anomalie nei test se non ha neppure ancora confrontato le “belle copie” (a Bologna) con le minute (rimaste all’ateneo di Bari)? Con un esposto alla procura della repubblica come UdU e Rete degli Studenti abbiamo chiesto il sequestro di tutto questo materiale, il ministero deve farsi davvero garante di questi controlli e aprire un confronto diretto con gli studenti o sarà mobilitazione”.
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