Famiglia dell’insegnante che si è dato fuoco smentisce i NoVax: “Fake news, vaccinato e aspettava di fare la terza dose”

Il giovane lotta tra la vita e la morte all’ospedale Cardarelli di Napoli dopo aver riportato ustioni gravi sul 70% del corpo

La vicenda del giovane insegnante di 33 anni che lunedì si è dato fuoco davanti una caserma dei carabinieri di Rende è stata strumentalizzata dai NoVax con una fake news sul fatto che l’uomo non fosse vaccinato. L’accusa rincorsa nei social ha trovato già nella giornata di ieri una smentita da parte di un familiare della vittima, esponente politico di Fratelli d’Italia, che ha affermato nei social che l’uomo fosse “vaccinato con doppia dose ad agosto e aspettava di fare la terza a breve, come riporta il sito anti-fakenews bufale.net.

“L’uomo si era sottoposto a due dosi di vaccino, la seconda nel mese di agosto. Per cui fino a metà febbraio aveva tempo per ricevere il booster con cui avrebbe potuto prolungare la validità della carta verde”. Lo scrive il giornalista locale Salvatore Bruno. Insomma di fatto un percorso coerente con quello di migliaia di insegnanti in tutto Italia. È dunque da escludere l’ipotesi alimentata sui social e non suffragata da alcun elemento, una fake news in piena regola quella che l’insegnante fosse no vax e che per questo fosse stato estromesso dalla scuola.

Il giovane si trova ricoverato dal tardo pomeriggio di ieri nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è arrivato in ambulanza dopo un primo ricovero all’Annunziata di Cosenza. I medici napoletani stanno tentando di salvargli la vita, dopo che il suo corpo ha riportato ferite devastanti. Le fiamme hanno provocato danni gravissimi ai tessuti su tutto il corpo e all’apparato respiratorio. Il 33enne è in coma farmacologico e, seppur stabilizzato, si trova in condizioni critiche e lotta tra la vita e la morte.

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