Il 14 dicembre 2010, subito dopo la fiducia al Governo, la Commissione Istruzione del Senato ha iniziato la fase finale dell’iter del DDL sull’Università contro il quale si sono sollevate le proteste accademiche.
L’esame del disegno di legge sull’università si concluderà entro la seduta antimeridiana di mercoledì 22 dicembre 2010″. La calendarizzazione del DDL e’ stata decisa con il voto favorevole di FLI e dell’UDC.: 20 dicembre DDL in Aula al Senato, il 22 l’approvazione definitiva
Il sen. Viespoli di FLI, da ieri all”opposizione, ha dichiarato: “Per quanto riguarda poi la questione dell’università e della sua riforma, al di là del merito e ferme restando le giuste esigenze del confronto e del dialogo, tuttavia credo che, proprio per quel che sta accadendo, il Senato abbia il dovere istituzionale di dimostrare una capacità di intervenire sul provvedimento.”
Il sen. D’Alia dell’UDC ha dichiarato: “Queste sono le ragioni per le quali, pur avendo una forte contrarietà rispetto al provvedimento testé citato, non ci siamo espressi in termini contrari al suo inserimento nel calendario in sede di Conferenza dei Capigruppo.”
Il motivo principale per cui si deve approvare subito e comunque questa controriforma lo ha esplicitato candidamente il Presidente della Commissione stessa:i l presidente chiarisce che la necessità di concludere il provvedimento tempestivamente e’ motivata anche da ragioni di ordine pubblico.
Ritiene peraltro che le audizioni siano finalizzate ad un’attività emendativa che, allo stato attuale, non sembra politicamente sostenibile.
E si tratta di una fretta a fin di bene. Infatti “il senatore Pittoni (LNP) ritiene che l’approvazione in tempi rapidi del disegno di legge sull’università sia un atto di responsabilità nei confronti degli studenti.” (dal resoconto della Commissione). Bisogna fare presto per fare smettere le proteste (nell’interesse di chiprotesta) e non c’e’ tempo da perdere per ascoltare nessuno.
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