CNSU, intervista a Giuseppe Criscito

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Il 21 e 22 maggio si terranno le elezioni per ilrinnovo del CNSU (Consiglio Nazionale Studentesco Universitario). Continuiamo il viaggio tra i candidati, per approfondire un appuntamento così importante tra gli studenti. Questa volta intervistiamo Giuseppe Criscito, candidato con le Liste Indipendenti Link.

Cosa ti ha spinto a candidarti?

La mia candidatura proviene da un percorso di formazione personale nelle associazioni studentesche e nel movimento che parte dal 2004 quando già a scuola contribuivo a Salerno all’Unione degli Studenti. La mia scelta non proviene però da una volontà individuale di fare carriera o di andare ad occupare posti importanti, ma dalla voglia di rappresentare nel modo più partecipato possibile i bisogni e le necessità degli studenti universitari, aderendo alle Liste Indipendenti che sono l’unico progetto pulito e serio nello scacchiere italiano. Un altro motivo, forse il più importante, è la fiducia che i compagni dell’associazione LINK Fisciano mi hanno accordato, incitandomi e spronandomi verso questa scelta, riconoscendo in me capacità e volontà di poter riuscire a fare bene.

Quali sono i valori ai quali fate appello?

I valori principali a cui facciamo appello sono quelli della Partecipazione e dell’ Uguaglianza. Abbiamo sempre pensato che una rappresentanza che non parli, si confronti e dialoghi costantemente con coloro che rappresenta non abbia senso di esistere. Queste apparentemente sono parole ovvie ma che troppo spesso vengono usate in modo sloganistico. Noi invece da sempre proviamo a promuovere gli strumenti reali per permettere la partecipazione, da sempre organizziamo assemblee e consultazioni sui temi più disparati senza avere paura di venire contraddetti dagli studenti ed evitando quindi di essere autoreferenziali.
Uguaglianza per noi significa non solo essere uguali in modo aleatorio o nelle possibilità di potersi esprimere, ma nella realtà materiale. Pensare a un sistema di diritto allo studio finanziato e diffuso significa permettere agli studenti di emanciparsi dalla condizione socio-economica di provenienza, non nelle parole ma nei fatti. Pensare al doppio libretto per gli studenti che stanno cambiando la propria identità sessuale significa proporre nei fatti uno strumento per appianare le disuguaglianze e promuovere una cultura della relazione tra le persone scevra dall’omofobia.

Quali sono i tre punti principali del vostro programma elettorale?

Tre punti. Il primo è quello che ci contraddistingue da tutte le altre liste in campo e che condizionerà una nostra futura candidatura: la riforma del CNSU verso la costituzione della conferenza Studenti-MIUR. Come è strutturato oggi, il CNSU è un organo poco democratico, debole agli entrismi di logiche diverse da quelle studentesche e rappresenta principalmente i grandi atenei che promuovono i propri candidati. Abbiamo proposto quindi che vengano eletti da 1 a 3 studenti (in base alla popolazione studentesca) in tutti gli atenei d’Italia, annullando le indennità per il Presidente e il Vicepresidente e il gettone di presenza che verranno tramutati in semplici rimborsi spesa per i viaggi così da poter coprire i costi di questo allargamento numerico di rappresentanti.

Secondo punto principale specialmente per gli atenei del sud è il rifinanziamento del fondo per il diritto allo studio. Il dato dell’ateneo di salerno è che il 61% degli idonei non prende la borsa di studio per mancanza di fondi. Questo rappresenta come l’accesso all’università diventi sempre più un lusso che sempre più pochi hanno la possibilità di permettersi. Questo situazione è data anche dalla confusione legislativa rispetto alla normativa su questo diritto. Proponiamo quindi una legge quadro nazionale che fissi i livelli essenziali delle prestazioni che permetta chiarezza e che non restringa i criteri per l’accesso alle borse di studio cosi come proposto dall ex ministro profumo.

Terzo punto è l’abrogazione della legge Gelmini e l’eliminazione del blocco del turn over per l’assunzione di nuovi docenti. I corsi di laurea vengono attivati rispetto a una proporzione studenti docenti che viene minacciata proprio dall impossibilità di assumere a fronte del pensionamento dei docenti. Questo porterà all accorpamento di intere classi e quindi all abbattimento della qualità della didattica fino alla possibilità di chiusura dei corsi di laurea ovviamente i meno produttivi. Questo è il caso del corso di laurea in editoria e pubblicistica nel campus di fisciano soppresso da un anno all’altro proprio per questo motivo.

Nel caso in cui fossi eletto, quale sarebbe la tua prima mossa concreta?

Principalmente vorrei parlare di rifinanziamento del Diritto allo Studio. Il fondo attualmente è di 103 mln di euro e l’anno prossimo, se con la finanziaria prossima non si ricorderà di questo capitolo di spesa, sarà di 14 mln. Significa che le borse di studio saranno completamente cancellate, o come vorrebbe qualcuno, privatizzate tramite lo strumento del prestito d’onore.
Se non ci sono studenti, poichè non riescono a prendere la borsa, che senso ha rappresentarli.

 Un appello agli studenti per non sottovalutare un appuntamento elettorale così importante.

Il mio appello è sempre quello a un voto cosciente, a leggere i programmi, informarsi della composizione delle liste e fare quindi la scelta più consona a se stessi.
Ovviamente scegliere Liste Indipendenti LINK significa per me scegliere una lista che non ha altro interesse che quello di dare una risposta ai bisogni e alle necessità degli studenti, senza che nessuno da una parte all’altra del parlamento metta bocca sulle nostre idee. Idee che parlano di un’Università Pubblica di qualità, dove tutti gli studenti possano accedere per provare a sperare in un futuro migliore, dove coloro che non possono permetterselo hanno il Diritto ad essere aiutati dallo Stato, dove le diseguaglianze si livellano e tutti possono credere di far parte di una comunità unita e cosciente.

Raffaele Nappi

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