Cassino, malauniversità. Vota mia moglie e supererai l’esame

“Ti faccio superare gli esami se voti mia moglie”. E’ proprio questa la richiesta avanzata da un impiegato dell’università di Cassino ad una decina di studentesse dell’ateneo. L’accusa per l’impiegato è richiesta di rinvio a giudizio, con l’accusa di voto di scambio per la moglie candidata Pdl alle elezioni comunali dell’anno scorso a Frusinate.

Ti faccio superare gli esami se voti mia moglie”. E’ proprio questa la richiesta avanzata da un impiegato dell’università di Cassino ad una decina di studentesse dell’ateneo. L’accusa per l’impiegato è richiesta di rinvio a giudizio, con l’accusa di voto di scambio per la moglie candidata Pdl alle elezioni comunali dell’anno scorso a Frusinate.

L’indagine, avviata lo scorso anno, nacque grazie all’astuzia di un poliziotto a cui non sembrò proprio “corretto” il racconto tramite un post su fb di una delle studentesse (peraltro sorella di un candidato alle elezioni cittadine nella coalizione di centrosinistra in sostegno di Giuseppe Golini Petrarcone) che sfogandosi scriveva: “Che schifo! Se voto la moglie mi fa superare gli esami”.

Pronta la risposta del Rettore Ciro Attaniene: “se così fosse – commenta – saremo inflessibili nel tutelare il buon nome dell’università di Cassino e del Lazio Meridionale, dei suoi docenti, delle migliaia di studenti che hanno creduto in noi e nel nostro progetto formativo. Se le accuse saranno confermate verranno attuati tutti i provvedimenti disciplinari possibili e se si arriverà ad un processo, l’università si costituirà parte civile”.

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