Bologna "boicotta" il filosofo Vattimo

gianni_vattimo003__1504985m.jpgVattimo sì, Vattimo no. Bologna è divisa, ma il rettore Pier Ugo Calzolari ha già deciso. Non concederà l’aula richiesta dagli studenti per l’incontro “Boicotta Israele, sostieni la Palestina”, che doveva tenersi stasera alle 21, durante il quale il filosofo sarebbe dovuto intervenire parlando del boicottaggio contro la Fiera del libro di Torino.
La facoltà di Lettere aveva inizialmente concesso uno spazio aperto anche di sera, ma quando il preside, Giovanni Passatelli, si è trovato di fronte i manifesti dell’incontro (“Boicotta Israele, sostieni la Palestina. Incontro-dibattito sul boicottaggio del salone del libro di Torino e sulla resistenza palestinese. Relatori: Gianni Vattimo, comitato Free Palestine”) non ha avuto dubbi e ha ritirato il permesso concesso.
“Non metto a disposizione l’università per operazioni contro qualcosa – ha spiegato il rettore nei gironi scorsi – non posso condividere il boicottaggio alla Fiera del libro. È un’operazione culturale fatta per portare dissenso, non possiamo avallare l’iniziativa di chi sta cercando di mettere in un angolo un Paese con lo strumento della cultura”.
Intanto gli studenti del Collettivo Universitario Autonomo, organizzatori dell’incontro, non si danno per vinti. Stanno cercando un altro spazio e minacciano di occupare la facoltà di Lettere. Dal canto suo Vattimo si dice scandalizzato “mi sembra un atteggiamento davvero eccessivo – spiega il filosofo – su questo tema c’è un’ipersensibilità che non mi spiego. In altri Paesi di cose come queste si discute liberamente, comunque da Bologna proprio non me lo aspettavo. Avrebbero dovuto semplicemente proporci un controrelatore”.
Anna Di Russo

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