Adesso c’è anche la norma. Il governo ha messo a punto l’emendamento (anticipato sul Sole 24 ore del 13 dicembre scorso ) che consentirà agli atenei virtuosi di sbloccare 440 assunzioni in più nel prossimo rispetto al turnover ordinario. La proposta di modifica, che potrebbe essere depositata oggi in commissione Bilancio al Senato ed essere votata nei prossimi giorni, vale 25 milioni sul Fondo di finanziamento ordinario nel 2019 e altrettanti nel 2020.
La modifica in arrivo
Il meccanismo è quello anticipato su questo giornale. La modifica in arrivo servirà a incrementare le facoltà assunzionali “normali” del sistema universitario (100% del turnover sull’intero territorio nazionale) con 220 punti organico nel 2019 e altri 220 nel 2020. Che si tradurranno in almeno 440 assunzioni in più rispetto al turnover ordinario considerando che ogni ordinario vale un punto e ogni associato 0,7. A goderne saranno le università con un indicatore spesa del personale/fondo di finanziamento ordinario del 75% e un indicatore di sostenibilità economico finanziaria dell’1,1. La ripartizione tra gli atenei interessati avverrà con un decreto del ministero dell’Istruzione. Tutto ciò in aggiunta ai 2mila posti ordinari che toccherà a un altro decreto ministeriale sbloccare già quest’anno. Sempre per le università virtuose consentendo loro di andare oltre il tetto del 110% delle proprie cessazioni valido per tutti.
L’impatto sul Fondo di finanziamento ordinario
Nel rispetto della consistenza complessiva del Ffo – che la manovra aumenta di 40 milioni nel 2019 e di 100 milioni nel 2020 – la norma trasforma in punti organico 25 milioni relativi al 2019 e altrettanti nel 2020. Aumentare le assunzioni delle università virtuose nel prossimo biennio significherà ripartire diversamente rispetto a oggi 50 milioni del Fondo di finanziamento ordinario.
Sole24ore
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