A Scampia i bimbi scrivono di camorra ma anche di speranza

“Io mi chiedo sempre: cosa pensano queste persone quando uccidono, cosa pensano? Gli rimane dopo il rimorso, la compassione? Non pensano che quella persona poteva avere una famiglia come loro e ora questa famiglia non ha più un padre, un marito, un figlio? Ma chissà, forse lo pensano ma non danno peso a queste cose”. Sono queste le parole dei bambini di Scampia, nei loro temi.

Nelle scuole di Scampia, una di quelle dove appena una settimana fa i killer freddarono senza alcuno scrupolo un pregiudicato, le lezioni sono andate avanti. Ma la paura, quella, è rimasta.

Ora i ragazzi, invitati dai loro professori, scrivono temi nei quali raccontano le loro impressioni.

“Di sera quando appoggio la testa sul cuscino penso a tante, tantissime cose e una è: questo è un mondo senza futuro. Scampia è un quartiere in bianco e nero”. I bambini sono schietti nelle loro riflessioni, e non fanno sconti a nessuno, nemmeno alla vittima che si è rifugiata nell’asilo: “Non doveva nascondersi in quel luogo, lì ci sono i bambini”.

La vita, nonostante tutto, cerca di guardare avanti. Proprio questa sera tutte le scuole di Scampia saranno illuminate, in occasione della manifestazione “La scuola è luce”. Invitati professori, associazioni, istituzioni; anche Roberto Saviano ha mandato un messaggio al quartiere: “Sarò idealmente a Scampia, ma mi auguro, tra non molto, di esserci anche fisicamente”.

Tra i temi dei ragazzi, poi, affiora anche qualche speranza viva di ritorno alla normalità. “Noi ormai siamo in terza, è l’ultimo anno di medie e siamo cresciuti davvero molto e ormai non ci fanno più paura perché se siamo insieme ce la possiamo fare. Basta crederci”.

Total
0
Shares
Lascia un commento
Previous Article

Salta sul letto, la figlia vola e si schianta nel muro

Next Article

I pediatri avvisano: "Adolescenti sul web per fare sesso"

Related Posts
Leggi di più

Cade in acqua mentre fa rafting in gita con la scuola: ritrovato senza vita il corpo di Denise Galatà

Il drammatico incidente era accaduto ieri lungo il fiume Lao. La ragazza, appena 18 anni, era in compagnia di altri compagni di scuola, della preside e alcuni docenti. In un primo momento era stato ritrovato solo il caschetto indossato dalla studentessa. Poi oggi la tragica scoperta. Il cordoglio del ministro Valditara che ha annunciato anche una ispezione a scuola.