Grazie alla class action promossa da Associazione Consulcesi Health e Ricerca, la Corte d’Appello di Roma restituisce, per la prima volta, agli specializzandi degli anni 1983-1991 non solo la remunerazione dovuta per tutta la durata del corso, ma anche rivalutazione e interessi
Per la prima volta la Corte D’Appello di Roma ha condannato la Presidenza del Consiglio dei Ministri a restituire ai medici specialisti degli anni 1983- 1991 6,5 milioni di euro, a copertura sia della remunerazione spettante per tutta la durata del corso, sia della rivalutazione delle somme e degli interessi maturati.
Questa sentenza costituisce un importante precedente nell’ambito delle class action dei professionisti medico-sanitari, che potranno ricorrere per simili questioni anche dal 1992 in poi.
La delibera della Corte d’Appello nasce a seguito della class action promossa da Consulcesi Health e Ricerca, l’associazione che rappresenta oltre trentamila medici provenienti da tutta Italia, e che da anni sostiene i diritti e le rivendicazioni di studenti e professionisti dell’area medico- sanitaria.
Con la sentenza n. 4717 i medici che avevano frequentato le scuole di specialità delle Facoltà di Medicina e Chirurgia di tutta Italia negli anni su indicati, senza ricevere la borsa di studio mensile, hanno visto riconosciuto il diritto alla restituzione della somma totale. La cifra ammonta a più di 100.000 euro per ciascun medico, ed è composta dai 11.103,82 euro della borsa per ognuno dei tre anni di scuola, più la rivalutazione e gli interessi che hanno triplicato gli importi.
Motivo della sentenza è il mancato adeguamento dello Stato italiano alle due direttive CEE, la n. 363 del 1975 e la n. 76 del 1982, che prevedevano un’adeguata remunerazione per il periodo di specializzazione dei medici.
L’Italia ha recepito le norme in ritardo, applicandole solo per coloro che frequentavano le scuole di specialità dal 1992 in poi, senza alcun rimborso per gli specializzandi degli anni precedenti.
Massimo Tortorella, presidente dell’Associazione Consulcesi Health e Ricerca, commenta il significativo risultato, che farà scuola per future azioni legali della categoria: «è una grande vittoria per la nostra associazione, l’unica in Italia che abbia raggiunto questo traguardo.
Negli ultimi due anni abbiamo, infatti, già restituito più di 42 milioni di euro di fondi sottratti agli specialisti, ma siamo consapevoli che questo sia solo l’inizio di un percorso. Infatti ancora tante cause attendono di essere emesse a favore dei nostri associati».
È in preparazione una nuova class action per i medici che hanno frequentato le scuole di specialità dal 1992 a e che non si sono visti riconoscere la borsa di studio prevista. Continua Tortorella: «stiamo ricevendo centinaia di telefonate e di mail per ottenere informazioni sulle concrete possibilità di intraprendere altre cause di rimborso».
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