Studiare e Lavorare in Portogallo

Cultura, sole e start up: benvenuti in Portogallo

830 km di spiagge, città raffinate, università storiche: il Portogallo è un Paese che unisce allo stesso tempo antichità e diversità. Paese di esploratori, letterati, musicisti e artisti, offre un patrimonio naturale e artistico di indubbio valore. Ma anche Paese economico, smart, con una reputazione accademica in crescita.

Le 15 Università Portoghesi puntano sul settore scientifico e culturale: l’Universidade Nova de Lisboa, ad esempio, ha guadagnato molte posizioni nelle classi che internazionali dei migliori atenei al mondo; la Facoltà di Architettura dell’Università di Oporto (FAUP) ha sfornato famosi architetti negli ultimi anni, rappresentando un punto di riferimento per il settore in Europa.


Non bisogna dimenticare, inoltre, che il portoghese è la 5° lingua più parlata sul pianeta: impararla, quindi, dà un grosso vantaggio per presentarti sul mercato del lavoro.


Grande traino per l’economia resta il settore della ristorazione e del turismo. Le opportunità più importanti per gli italiani, studenti e non, potrebbero arrivare proprio in questo campo. Senza dimenticare gli accordi e le azioni di sostegno promosse dagli Istituti Italiani presenti nel Paese, soprattutto per le giovani aziende e imprese.

Il Portogallo è ricco di start up e giovani imprese: non dimenticarlo, potrebbe essere una buona leva per uno stage, un tirocinio curriculare e un lavoro fuori dall’Italia.

Dopo anni difficili, insomma, il Paese si sta riprendendo a grandi passi: i settori più importanti dell’economia portoghese, comunque, vanno dal commercio all’ingrosso e al dettaglio ai trasporti, senza dimenticare il settore trainante, che rimane quello del turismo (alberghiero e ristorazione).

Non potrete fare a meno di visitare le principali città del Paese, da Lisbona, la capitale dal XII secolo, a Porto (il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO), Guimarães, considerata la culla del Portogallo e Coimbra, sede della più antica e prestigiosa università del Portogallo e tra le più antiche d’Europa.

Il basso costo della vita, le condizioni climatiche (300 giorni di sole l’anno per le regioni del sud) e l’ospitalità storica e calorosa dei portoghesi sono tratti peculiari della regione.

Per molti, il Portogallo è la Florida d’Europa; per altri la “culla del divertimento”. Insomma, di motivi per partire ce ne sono tanti. Cosa aspetti?

5 Buoni motivi per partire

  1. Università con un’ottima reputazione accademica
  2. Basso costo della vita
  3. Importanza della lingua, la 5° più parlata al mondo
  4. Diverse opportunità nel settore turistico per gli studenti stranieri
  5. Il clima, la cucina e il divertimento: meglio non farsi mancare nulla!

                                    

Studiare in Portogallo

Rispetto all’Italia, in Portogallo ci sono sostanziali differenze per quanto riguarda il sistema d’istruzione nazionale. L’insegnamento secondario (ensino secundário) va dai 15 ai 18 anni. I curricula scolastici della scuola secondaria si dividono in: corsi scientifico-umanistici (focalizzati all’accesso dell’università); corsi professionali e corsi tecnologici (orientati al conseguimento di quali che professionali in particolare nelle aree professionali che presentano carenze in settori emergenti che tuttavia non escludono il proseguimento degli studi) e i corsi artistici.

Inoltre, il sistema d’istruzione prevede l’educação extra-escolar (istruzione extra-scolastica) che mira ad accrescere conoscenze e competenze della persona, sviluppandone il potenziale, come forma di integrazione alla scuola che corrisponde alla “formazione continua”.

Il sistema educativo portoghese è particolarmente attento alla valutazione individuale. Ogni alunno possiede un dossier personale che lo accompagnerà per tutta la durata della sua istruzione di base.

L’insegnamento secondario superiore comprende l’insegnamento universitario e l’insegnamento politecnico. I due sistemi di insegnamento superiore sono tra loro comunicanti: gli studenti possono quindi spostarsi da uno all’altro con la garanzia che le competenze acquisite in un sistema sono riconosciute dall’altro.

Come funziona l’Università?

In Portogallo ci sono 15 Università pubbliche, 9 università private e una università cattolica (Universidade Catolica Portoguesa). Il sistema universitario è stato profondamente rinnovato nella direzione dello Spazio europeo dell’istruzione, osservando i 3 cicli di istruzione superiore:

LICENCIADO : (laurea breve/bachelor) sia per le università che per i politecnici: si ottiene con il raggiungimento di 180 crediti (6 semestri). In alcuni casi il corso può raggiungere 240 crediti (laurea magistrale a ciclo unico nel sistema italiano)

MASTER : (laurea magistrale/Master); certifica un livello di specializzazione e si ottiene con il raggiungimento dai 90 ai 120 crediti ( tre o quattro semestri curriculari). In circostanze eccezionali 60 crediti con una durata di due semestri

DOCTORAT : (Dottorato) certifica un elevato livello di cultura e la capacità di intraprendere ricerche scientifiche in un particolare settore. Si ottiene al termine della discussione di una tesi di ricerca originale.

ACCESSO ALL’ UNIVERSITA’ – Per accedere all’università è necessario un diploma di scuola secondaria di II grado (in Portogallo corrisponde al 12esimo anno di studi) e avere superato l’esame di ammissione al corso di laurea. I cittadini dell’Unione Europea devono presentare il proprio diploma di scuola secondaria equipollente a quello portoghese, dichiarazione della propria nazionalità, visto studentesco, rilasciato dall’Ambasciata del Portogallo nel proprio Paese.

CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE – Non è prevista una certificazione ufficiale della conoscenza della lingua portoghese. La maggior parte dei corsi universitari è in lingua portoghese, quindi si è chiamati ad imparare un minimo di nozioni base, tuttavia l’offerta accademica in inglese è sempre più ampia, soprattutto negli ultimi anni.

Riconoscimento dei titoli

I titoli accademici conseguiti in Italia o in altri Paesi europei sono legalmente riconosciuti anche in Portogallo dal momento che il Paese lusitano ha aderito all’accordo di Bologna. Tutte le informazioni sull’argomento e gli strumenti per verificare la validità del vostro titolo di studio le potete trovare sul portale istituzionale CIMEA – Centro Informazione Mobilità Equivalenze Accademiche (http://www.cimea.it/).

Internazionalizzazione

Gli atenei portoghesi sono aperti all’internazionalizzazione. Basti pensare ai 5.000 studenti stranieri che annualmente frequentano l’università di Lisbona. Nelle classifiche Erasmus, il Portogallo figura come una delle mete più ambite. Gli esami di ammissione variano a seconda del corso di laurea prescelto. Ogni sito universitario presenta la sezione “Internacional” in cui potrai reperire informazioni nel dettaglio. Un valido punto di riferimento per informarsi sul funzionamento universitario è rappresentato dalle associazioni studentesche, vi segnaliamo le seguenti: ESN Portogallo; BEST Coimbra; ESIB (sezione Portogallo).

Corsi Universitari

L’anno accademico è organizzato in due semestri: le lezioni del primo semestre iniziano a settembre e terminano a gennaio con esami a gennaio/febbraio, le lezioni del secondo semestre iniziano a febbraio e terminano a ne maggio con esami a giugno/luglio, esattamente come in Italia. I corsi sono organizzati in attività teoriche (aulas teoricas) e/o attività pratiche (aulas praticas). Molto diffusa è l’applicazione del sistema ECTS (European Credit Transfer System) a tutti i programmi di studio delle istituzioni di istruzione superiore. Se sei uno studente Erasmus sarai tenuto ad imparare la lingua in quanto tutti i corsi, le lezioni e gli esami sono in portoghese. Niente paura! Molti atenei organizzano corsi di lingua e cultura portoghese gratuiti per gli studenti Erasmus.

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Alloggi

Nelle città universitarie vi è la possibilità di trovare abbastanza facilmente un alloggio all’interno degli studentati o in appartamenti privati. Se desideri invece alloggiare nelle residenze universitarie ti suggeriamo di contattare l’ufficio relazioni internazionali (Serviços de Relações Externas) dell’università di destinazione.

Per cercare un alloggio si possono consultare giornali, agenti immobiliari o associazioni come l’Associação Portuguesa de Empresas de Mediação Imobiliária (Portuguese Estate Agents Association) o l’Associação de Lisbonense Proprietários (Lisbon Property Owners Association).

I contratti di affitto di solito hanno una durata minima di sei mesi (caparra di un mese, in genere). Un’altra modalità di soggiorno è rappresentata dagli Ostelli per la Gioventù (Pousadas de Juventude), soluzione economica in attesa di trovare una sistemazione permanente. In Portogallo ci sono 25 ostelli per la gioventù sparsi in tutto il territorio e lo standard medio è buono. Per accedere agli ostelli della gioventù bisogna essere tesserati all’IYHF (International Youth Hostel Federation) o avere la tessera di “Alberguista” che si può acquistare direttamente in ostello (in questo caso il costo è leggermente maggiorato).

Ma quanto costa una stanza in Portogallo? Nelle residenze universitarie, per esempio dell’Università di Coimbra si paga dai 165,90 euro per una stanza doppia e 264,60 euro per una stanza singola e 265,86 euro per una stanza doppia a uso singolo. I costi includono le spese di acqua, luce, gas, Internet, televisione, cambio biancheria per letto e bagno, uso della cucina, del frigorifero, della lavatrice, ferro da stiro e accesso alla sala studio. Inoltre, esiste anche la possibilità di affittare un appartamento. Per informarsi maggiormente sulle residenze universitarie consigliamo comunque di visitare il sito del Portal de Juventude.

Per soggiornare in Portogallo é sufficiente essere in possesso di un documento di identità valido (Carta d’identità e/o Passaporto). Il Portogallo fa parte dell’Unione Europea ed è uno degli stati firmatari degli accordi di Schengen sulla libera circolazione nello spazio comune. I cittadini italiani non hanno bisogno di alcun visto per recarsi in Portogallo per turismo o per affari. Non hanno bisogno del visto nemmeno coloro che hanno intenzione di trasferirsi nel Paese per studiare o per lavorare. Se il soggiorno supera i tre mesi é necessario richiedere la carta di soggiorno (autorizaca de residencia) al Serviço de Estrangeiros e Fronteiras. Se parti con l’intenzione di rimanere più a lungo in Portogallo, devi richiedere un permesso di soggiorno all’Ambasciata del Portogallo a Roma. Sono necessari i seguenti documenti: certificato di iscrizione all’università; carta sanitaria europea; fototessera. Ultima cosa prima di partire: non dimenticare la carta sanitaria! Potrebbe esserti utile.

Le università in Portogallo

Universidade do Algarve _ www.ualg.pt

Universidade de Aveiro _ www.ua.pt/

Universidade de Coimbra _ www.uc.pt/

Universidade Fernando Pessoa _ www.ufp.pt/

Universidade de Lisboa _ www.ul.pt/

Universidade Tecnica de Lisboa _ www.utl.pt/

Universidade do Porto _ www.up.pt

Universidade do Minho _ www.uminho.pt/

Lavorare in Portogallo

Borse di studio in Portogallo

Rispetto ad altri Paesi come Francia o Germania, il Portogallo non stanzia molti finanziamenti per gli studenti sotto forma di borse di studio. Il principale strumento attraverso il quale il Paese offre borse di studio è il DGE, Direção-Geral Ensino Superior, o per gli studenti stranieri l’Instituto Português Apoioao de Desenvolvimento o l’Instituto Camões.

Il Portogallo, essendo un Paese europeo, ospita tutti i programmi come l’Erasmus e i suoi derivati: potrai trovare, dunque, diverse opportunità nel settore di tua competenza per poter partire con – almeno – le spese pagate. Ci sono anche una serie di fondazioni private e semi-private e istituti che prevedono borse di studio in scienze, tecnologia, lingua portoghese e cultura portoghese.

Il DGE fornisce borse di studio basate sul merito per tutti i livelli di studio in tutti i programmi attraverso finanziamenti pubblici. Sono disponibili anche borse di studio post-laurea, limitate nel settore umanistico e della lingua portoghese. L’importo arriva fino a 2.415 euro per 10 mesi.

Il governo, inoltre, per rafforzare l’università portoghese nel settore del trasporto, della bioingegneria, dell’energia sostenibile e della progettazione ingegneristica ha deciso di collaborare con gli Atenei stranieri per fornire borse di studio e programmi post laurea. Le informazioni su queste borse le troverai sul sito del governo e su quello dei relativi ministeri di competenza, nelle apposite sezioni, aggiornate ogni mese.

Il Fundação para un Ciência e una Tecnologia (programma del Ministero dell’Istruzione) concede circa 1.000 borse di studio l’anno per studi post-laurea in scienza e tecnologia. Queste borse possono raggiungere i 750 e 2.500€ all’anno a seconda del livello di studio e di altri fattori.

Per studiare in un’università portoghese, ricorda che gli studenti non dovranno presentare un visto, ma potrebbe essere necessario avere stabilito in Portogallo la propria residenza per un periodo di tempo, che può arrivare no a 5 anni.

Stage e Tirocini in Portogallo

STAGE – In Portogallo lo stage è denominato estágio ed ha come principale obiettivo quello di completare la formazione dei giovani attraverso la realizzazione di un’esperienza pratica di lavoro in azienda, così come accade in Italia. All’interno dei principali programmi lanciati a questo scopo dal Governo portoghese (come INOV–Jovem, INOV–Art, INOVEnergi@, INOV–Social, Estágios Empre- go), lo stage è destinato a giovani qualificati a vari livelli, prevalentemente inoccupati o disoccupati di età compresa tra i 18 e i 30-35 anni. Il periodo di stage, a seconda del tipo di programma e su autorizzazione dell’ente promotore (l’Istituto per l’impiego e la formazione professionale, IEFP–Instituto do Emprego e Formação Profissional – www.iefp.pt), può essere di 3, 6, 9 o 12 mesi.

TIROCINI – I tirocini, invece, sono pagati, a seconda del livello di qualificazione dello stagista, fra i 400 e gli 800 euro al mese, a cui si aggiungono i buoni pasto, le spese di viaggio (per alcuni programmi) e l’assicurazione contro gli infortuni. L’IEFP verifica anche se, dopo tre mesi dal termine del tirocinio, l’ex stagista abbia o meno trovato un’occupazione.

Un programma molto noto è INOV–Contacto (www.inovcontacto.pt), spesso abbinato a INOV–Export (www.inovexport.pt), gestiti entrambi dall’AICEP, l’Agenzia per gli Investimenti e il Commercio estero del Portogallo (www.portugalglobal.pt), ambedue beneficiari di una borsa di circa 800 euro al mese più le assicurazioni contro gli infortuni e diversi benefit che variano a seconda del Programma (buoni pasto, spese di viaggio e di alloggio, ecc.).

INOV–Contacto promuove stage internazionali della durata di sette mesi complessivi (uno in Portogallo più sei all’estero), per giovani neolaureati sotto i 30 anni legalmente residenti in Portogallo, soprattutto in ambiti economici e tecnico-scientifici all’interno sia di aziende portoghesi (soprattutto piccole e medie imprese) in fase di espansione e con sedi all’estero, sia di multinazionali, nella maggior parte dei casi spagnole, inglesi, americane, brasiliane e cinesi.

INOV–Export, invece, promuove invece stage di nove mesi, pagati, in PMI portoghesi che desiderano espandersi sui mercati esteri, destinati a giovani professionisti fino ai 35 anni esperti in commercio internazionale e legalmente residenti in Portogallo.

Per i cittadini UE/SEE non è richiesto alcun permesso per un soggiorno in Portogallo inferiore ai 3 mesi. Nel caso di tirocini più lunghi, è necessario richiedere un permesso di residenza presso le autorità competenti. Di solito lo stage in Portogallo è retribuito in quanto al tirocinante di norma viene concessa una borsa di stage (il cui importo varia a seconda del suo livello di qualificazione), a cui si può aggiungere un rimborso spese per il vitto, l’alloggio e i trasporti. L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è obbligatoria. L’investimento personale necessario può variare dai 300 ai 600 euro al mese.

Trasferirsi in Francia: studiare e lavorare

Lavoro in Portogallo

Chiariamo subito le cose. Non sarà facile trovare lavoro in Portogallo se non parli un minimo di portoghese. Le competenze linguistiche sono essenziali, specie nelle professioni che richiedono contatto con il pubblico. La conoscenza di altre lingue, come inglese, spagnolo, francese o tedesco, può essere un vantaggio importante, in particolare nel settore del turismo. Il Paese ospita il servizio IEFP (Instituto do Emprego e Formação Profissional) al quale ti puoi registrare e monitorare costantemente le offerte di lavoro del momento, nel tuo settore di interesse.

Le compagnie di lavoro portoghesi utilizzano spesso giornali nazionali e regionali per presentare le proprie ricerche di personale. Sarà utile, quindi, consultare quotidiani come
Diário de Notícias, Jornal de Notícias, Publico e Correio da Manhã, che pubblicano periodicamente le offerte di lavoro in diversi settori. Molte offerte di lavoro, comunque, rimangono non pubblicizzate: è buon uso, quindi, presentarsi di propria iniziativa all’azienda.

CENTRI PER L’IMPIEGO:

Per coloro che sono alla ricerca di un lavoro e che si trovano già in Portogallo consigliamo di rivolgersi al Centro do Emprego (Agenzia per l’impiego), un ufficio di collocamento pubblico all’impiego che informa l’utente sui tipi di lavori disponibili, l’eleggibilità per corsi di orientamento, ecc. http://portal.iefp.pt (portale in inglese o portoghese).

NORME:

In Portogallo esiste una paga minima contrattuale, le ore lavorative non possono superare le 40 settimanali e i giorni di vacanza annuali non possono essere meno di 22, esclusi i riposi settimanali. Nei contratti a tempo indeterminato, il periodo di prova dura 90 giorni per la maggior parte dei lavoratori, aumenta per lavori tecnici o con elevato livello di responsabilità. Nel caso di contratti a tempo determinato il periodo di prova è minore di 6 mesi.

PROFESSIONI PIU’ RICERCATE:

Le professioni più ricercate, soprattutto per quanto riguarda gli italiani, si trovano nel settore turistico, alberghiero e della ristorazione (quasi interamente stagionale): cuochi, camerieri e personale di bar; nel settore agricolo (lavoro stagionale, raccolta di frutta); sanità, medici e specialisti in ospedali e cliniche private; nel settore informatico, ingegneri con competenze tecniche.

Visti

Per un periodo di soggiorno fino a tre mesi non sono previsti certificati o autorizzazioni (anche per i familiari). I cittadini europei che intendono rimanere per più di tre mesi devono iscriversi entro 30 giorni dalla ne dei tre mesi presso il Comune in cui vivono: vengono emessi un certificato di registrazione, valido per cinque anni o un permesso di soggiorno per un periodo inferiore a cinque anni. Il rilascio della registrazione avviene a condizioni ben precise: avere un con- tratto di lavoro o un’attività autonoma, disporre di risorse sufficienti per sé e la famiglia, essere iscritti a un corso di insegnamento.

Scambio ala pari

Spesso gli scambi alla pari rappresentano un utile strumento per avere la possibilità di conoscere un Paese e viverci per qualche mese, senza spendere barche di soldi. Se vuoi provare un’esperienza simile in Italia è possibile contattare una delle agenzie e organizzazioni private che operano nel settore dello studio e lavoro all’estero. Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator. Anche all’estero esistono agenzie di collocamento alla pari per stranieri. Tra queste ti consigliamo quelle che aderiscono alle organizzazioni nazionali dell’ ECAPS, European Commitee for Au Pair Standards, che sono tenute a rispettare un preciso codice di comportamento nei confronti sia dei partecipanti alla pari sia delle famiglie.

Reperire la famiglia tramite agenzia non è l’unica modalità possibile, anche tramite internet esistono siti di incontro domanda/o erta sul lavoro alla pari. L’utilità di usufruire dell’agenzia può essere valutata in relazione ad una conoscenza preliminare della famiglia, al rispetto di determinati standard e ad un’assistenza per le procedure burocratiche. Di solito l’agenzia prevede un costo per il servizio ma, soprattutto all’estero, si possono trovare agenzie che forniscono il servizio gratuitamente all’au pair.

Infine un’altra possibilità è quella di rivolgersi agli sportelli EURES (European Employment Services), servizi europei per l’impiego di usi in tutti gli Stati membri attraverso una rete di consiglieri EURES. A questi servizi si potranno richiedere informazioni su eventuali annunci di ricerca di ragazze/i alla pari oppure consultare le offerte di lavoro pubblicate sul portale di EURES.

Relazioni Italia – Portogallo

Le relazioni tra Italia e Portogallo sono storiche e vivo è rimasto il legame sia a livello culturale, scienti co che commerciale. L’ultimo protocollo relativo alla Cooperazione culturale e scientifica con il Portogallo, riconosce il principio dell’insegnamento della lingua italiana nelle scuole secondarie portoghesi. L’insegnamento della lingua e della cultura italiana avviene in 13 Università portoghesi (su 15). L’Istituto di Cultura di Lisbona gestisce, tra l’altro, corsi d’italiano quadrimestrali e intensivi.

Da un punto di vista socio-economico, la Camera di Commercio Italiana in Portogallo ha come compito principale quello di promuovere lo sviluppo degli scambi commerciali e della cooperazione economica tra i due Paesi.

Punto di riferimento per le relazioni italo-portoghesi rimangono comunque l’Ambasciata del Portogallo a Roma e l’Ambasciata d’Italia a Lisbona. Le ambasciate sono deputate alle relazioni bilaterali dei due Paesi e si occupano della cooperazione a livello politico, culturale, scientifico ed economico.

Ambasciata d’italia a Lisbona
Ministério da Educação (Ministero dell’Istruzione)
Ministro da Ciência, Tecnologia e Ensino Superior – MCTES (Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell ́Istruzione Superiore)
Direção-Geral do Ensino Superior
Portale della Commissione Europea
Camera di Commercio italiana in Portogallo
Instituto Português De Santo António