Specializzazioni, una pioggia di ricorsi sta per abbattersi sul MIUR

ricorso medicina

Quasi certamente la decisione del Ministero dell’Istruzione, non far ripetere il test per l’ammissione alle Scuole di specializzazione di Medicina, non fermerà la pioggia di ricorsi che da tutta Italia sta per abbattersi sul concorso segnato dalle prove invertite.

Il Ministero ha fatto le sue valutazioni assieme ai legali che lo rappresentano, e ritiene valida, sul piano giuridico, la decisione di non rifare l’esame e di ricalcolare i punteggi. Ma i concorrenti sono sul piede di guerra, e in tanti hanno già consultato gli avvocati per iniziare azioni comuni.

Saranno tanti i ricorsi che arriveranno davanti al Tar – 11.242 è il numero dei potenziali interessati – per chiedere l’ammissione in virtù dell’errore, a prescindere dal punteggio ottenuto nel test. Ci sono però varie tipologie di ricorso allo studio, che comprendono anche le condizioni in cui si è svolto l’esame.

C’è chi infatti denuncia l’accesso libero su internet durante la prova, o la possibilità di copiare. Non solo. Alle domande che saranno portate davanti al tribunale amministrativo ci potranno essere anche quelle di risarcimento danni ai tribunali civili. Qualcosa a cui il Codacons aveva pensato, quando la prima indicazione ministeriale era quella di ripetere il test il 7 novembre.

Con un modulo, ancora presente sul sito, si annunciava possibilità di adesione “per la restituzione delle somme spese per prendere parte alle prove, il risarcimento del danno subito a causa dell’errore commesso da Cineca, nonché del danno derivante dalla mancata stesura delle graduatorie finali”. Vedremo quali saranno gli effetti della decisione ministeriale su questa iniziativa.

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