Spari a Roma nella notte, ferito gravemente un 19enne promessa del nuoto

Manuel ha una lesione al midollo, non camminerà. “Al momento non può esserci una ripresa funzionale delle gambe”

“C’è una lesione midollare completa. Questo purtroppo vuol dire che al momento consideriamo che non possa esserci una ripresa funzionale del movimento delle gambe”. Lo ha detto il professore Alberto Delitala, direttore del Dipartimento di Neuroscienze del San Camillo di Roma, in merito alle condizioni del nuotatore Manuel Bortuzzo. “La possibilità di riacquisto del movimento delle gambe con le conoscenze mediche attuali non è possibile” ha aggiunto.
 
Forse uno scambio di persona: spari da uno scooter, è stato operato ed è ancora in pericolo di vita. Rischierebbe la paralisi. È aggregato alla squadra di Morini, si allena con Paltrinieri, Detti, Cusinato e Zuin
Non si esclude che ci sia uno scambio di persona alla base del ferimento di Manuel Bortuzzo, il 19enne di Treviso raggiunto da un colpo di pistola la scorsa notte a Roma. Secondo quanto ricostruito finora il ragazzo – promessa del nuoto italiano e aggregato alla squadra di Stefano Morini, qundi con Detti, Paltrinieri, Cusinato e Zuin – era fermo a un distributore di sigarette quando è stato ferito da un colpo di pistola in una piazza del quartiere Axa di Roma. Secondo le immagini delle telecamere di sicurezza, lo sparo è partito da uno scooter: gli occupanti hanno gridato qualcosa per attirare l’attenzione del 19enne, e appena si è girato l’hanno colpito. L’atleta era con la fidanzata, a circa 200 metri da un pub teatro poco prima di una rissa, con le volanti della Polizia ancora fuori dal locale: sono stati i primi a soccorrerlo.
IL N°1 DELLA FEDERNUOTO — “Voglio dire in modo categorico che Manuel e i suoi amici non c’entrano nulla con la rissa avvenuta dentro il locale”. Così Paolo Barelli, il presidente della Federnuoto, ha voluto ribadire poco fa quanto era emerso nelle prime ricostruzioni dell’accaduto: l’assoluta estraneità del nuotatore alle violenze all’interno del pub di piazza Eschilo. Nelle ultime ore a Barelli sono arrivate la telefonate della sindaca di Roma Virginia Raggi, del sottosegretario all’interno Nicola Molteni e di quello ai rapporti con il Parlamento, Simone Valente. Gli investigatori sono impegnati in una vasta operazione di polizia per giungere all’identificazione di tutti i responsabili.
PROGNOSI RISERVATA — Manuel Bortuzzo ha partecipato al trofeo Settecolli 2018 al Foro Italico nei 400 stile libero. Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, coordinate dalla procura di Roma, sono partite immediatamente e sono già stati ascoltati i primi testimoni a cominciare dalla fidanzata che era con lui. Verso le 2 della notte tra sabato e domenica si trovava di passaggio proprio con la fidanzata, amici ed altri atleti ad Axa, dalla parte opposta rispetto ad un pub in piazza Eschilo già presidiato dalle forze dell’ordine intervenute a seguito di una rissa scoppiata mezzora prima. Non potendo raggiungere il locale dove bere qualcosa a fine serata, il gruppo, ignaro dell’accaduto, aveva deciso di rientrare a casa, ma Bortuzzo è stato raggiunto da uno dei tre colpi di pistola sparati, forse, per uno scambio di persona. Il proiettile lo ha colpito al torace con una forte fuoriuscita di sangue che ha complicato il quadro clinico. Portato da un’ambulanza dell’Ares 118 al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia in codice rosso, Bortuzzo è stato stabilizzato e trasferito nel reparto di neurochirurgia all’ospedale San Camillo, dove la pallottola che lo ha colpito è stata estratta in un intervento chirurgico eseguito dal professor Alberto Delitala “Decisive le prossime 48, 72 ore per capire se la ripresa funzionale del midollo spinale è completa oppure è rimasto compromesso – ha spiegato il neurochirurgo del San Camillo – l’intervento è tecnicamente riuscito, ma dobbiamo aspettare”. Il ragazzo è ricoverato in prognosi riservata ed è ancora a rischio vita: la speranza è che non nascano complicazioni polmonari. Rischierebbe la paralisi.
FIAMME GIALLE — Nato a Treviso, cresciuto nel Team Veneto, tesserato per l’Aurelia dopo un passaggio alla De Gregorio, Manuel vive all’Infernetto di Castelporziano col gruppo delle Fiamme Gialle e si allena al centro federale di Ostia dall’autunno scorso. Nuota i 200 e 400 sl. Il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, appena appresa la notizia si è recato al San Camillo dove sono in arrivo da Treviso anche i genitori del ragazzo.
La gazzetta

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