Bus troppo pieno – A Brindisi gli studenti sono costretti a fermare il mezzo e chiamare i Carabinieri: erano in 104 su un pullman che ne poteva trasportare solo 82.
L’autobus per tornare a casa dopo scuola è troppo pieno, gli studenti, esasperati per una situazione che si ripete ogni giorno, sono costretti a chiamare i Carabinieri. Risultato: un esposto al conducente del mezzo che aveva imbarcato troppi passeggeri rispetto alle capacità del bus e una manifestazione per richiedere il potenziamento del servizio.
Succede in Puglia, sulla linea che collega Brindisi, San Pancrazio, San Donaci e Cellino. A raccontare l’episodio uno dei ragazzi costretti ad affrontare la quotidiana odissea del ritorno a casa: “ieri, dopo 4 pullman stracolmi di studenti – dice Gianmarco – siamo stati costretti a salire sull’ultimo a disposizione, circa alle 14,30, altrettanto strapieno. Appena usciti da Brindisi la situazione era insopportabile e assolutamente indegna, così abbiamo chiamato i Carabinieri che ci hanno raggiunto in un distributore sulla strada. Col loro intervento abbiamo appreso di essere 104 a fronte di 82 passeggeri massimi consentiti, è stato redatto un verbale all’autista del mezzo ed è stato imposto alle Ferrovie del Sud Est di provvedere immediatamente all’arrivo di un ulteriore pullman. Abbiamo fatto rientro a casa solo alle 16.30”.
A sostegno dei pendolari è intervenuto il sindacato Unione degli Studenti che ha definito la situazione inaccettabile, anche considerando i costi del servizio offerto dalle Ferrovie del Sud Est, troppo elevati rispetto all’offerta. Per questo il sindacato ha annunciato che l’11 ottobre, in occasione della giornata di mobilitazione nazionale degli studenti, chiederà a gran voce anche il potenziamento del servizio di trasporto per i ragazzi delle scuole.
Una situazione troppo diffusaanche tra gli studenti universitari: anche al campus di Fisciano, sede dell’Università degli Studi di Salerno, si è “soliti battagliare” pur di tornare a casa. Questa volta siamo alle prese con una compagnia privata, il Buonotourist, che non fa salire persone oltre il numero massimo consentito dalla capienza del pullman. Negli orari di punta, quelli in cui i ragazzi tornano a casa dopo le lezioni universitarie, non di rado sono nate vere e propria “battaglie” pur di riuscire a salire sul pullman. Una situazione incresciosa che spesso, anche in questo caso, ha portato all’intervento delle forze dell’ordine.
Daivde Iannotta
Raffaele Nappi