Resistenza a scuola, Valditara toglie il “monopolio” all’Anpi. In arrivo nuova convenzione con tutte le associazioni partigiane

Il ministro dell’istruzione smonta la polemica innescata dal mancato rinnovo della convenzione in scadenza il prossimo 21 settembre.

Non avrà più il “monopolio” sull’insegnamento dei valori della Resistenza a scuola l’Associazione nazionale partigiani. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha cercato in questo modo di chiudere la polemica innescata dai vertici dell’Anpi che avevano denunciato il ritardo del rinnovo della convenzione scolastica. 

“Si rilassino i professionisti della polemica politica. I valori dell’antifascismo sono anche i miei e la Resistenza è un valore prezioso. Il Ministero è impegnato a costruire una convenzione che coinvolga tutte le associazioni partigiane, perché la Resistenza non è monopolio dell’Anpi e i valori resistenziali devono essere patrimonio di tutti. Per essere ancora più espliciti la Resistenza non l’hanno fatta solo i comunisti, ma anche i cattolici, i liberali, gli azionisti e perfino i monarchici – ha detto Valditara – Dunque, ci sarà una convenzione per far conoscere l’importanza della Resistenza nelle scuole, ma con tutte le associazioni partigiane e non con una soltanto”. 

“Fulminato sulla via di Damasco (e della nostra lettera al Presidente della Repubblica e alla Presidente del Consiglio), dopo quasi un anno di silenzio il ministro Valditara scopre l’importanza del protocollo dichiarandosi impegnato a costruire una convenzione con tutte le associazioni partigiane. Ne siamo lieti, perché siamo i primi a sostenere il valore di tali associazioni, con cui da tempo abbiamo dato vita a un Forum unitario. Sarà opportuno a questo fine, da parte sua, raccogliere i frutti dell’esperienza di quasi dieci anni di lavoro comune dell’Anpi col ministero, grazie al protocollo sottoscritto fin dal 2014. Sappia però che non solo siamo già informati sul fatto che la Resistenza è stata opera di tante forze politiche, ma che l’Anpi stessa, che conta 141.500 iscritti, è un’associazionepluralista che accoglie nelle sue fila persone con diversi orientamenti politici, purché antifascisti” è stata la replica di Gianfranco Pagliarulo.

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