Maturità 2014 – Arriva l’esame orale: alcuni consigli per passare “indenni” l’ultima prova

consigli esame orale

In archivio le prove scritte, ora tocca all’esame orale. Ma come si affronta? Quanto dura? Che domande faranno? E la tesina? Come bisogna vestirsi? A queste e altre domande, che sicuramente aleggiano nella mente dei 490 mila studenti alle prese quest’anno con l’esame di Maturità, c’è risposta. Ecco alcuni consigli utili per passare indenni (e magari con profitto) l’esame orale:

 

Seguite l’orale dei vostri compagni – Utile soprattutto per prendere dimestichezza con commissari e professori: cercate di capire come impostano il colloquio (quante domande fanno, quano tempo lasciano per la risposta, se interrompono il candidato o lo lasciano terminare in santa pace, etc.). Ad esempio, potrebbe capitare che la commissione non sia troppo interessata alla tesina e preferisca interrogarvi sugli argomenti affrontati durante le prove scritte: in questo caso, saperlo in anticipo può fare la differenza.

Ripetere, ripeter, ripetere – Possibilmente davanti allo specchio e orologio alla mano. Guardarvi mentre ripetete la tesina vi aiuterà ad essere più sicuri al momento del colloquio il tempo, poi, resta fondamentale: 10-15 minuti (il tempo concesso per la presentazione della tesina), sotto pressione passano in un lampo.

Organizzate le giornate pre esame – Fate una scaletta, divisa per giorni e argomenti, così che possiate ripassare tutte le materie che vi serviranno per l’orale. Potete essere certi che se tralascerete anche solo una materia a causa della mancanza di tempo, vi si ripresenterà come prima domanda d’esame.

Dormite, riposta e rilassatevi – L’esame non deve essere un incubo, nemmeno fisicamente. Il sonno serve a recuperare le forze e aiuta la mente ad assimilare le nozioni studiate. Il giorno dell’orale fate una bella colazione e arrivate a scuola freschi, riposati e (importantissimo) in orario.

Preparate l’incipit del vostro discorso – Le parole con cui esordirete davanti ai commissari sono importanti per catturare l’attenzione e disporre all’ascolto. Siate creativi e mostrate di aver approfondito degli aspetti della vostra tesina anche al di là degli argomenti studiati in classe.

I collegamenti della tesina? Pochi ma buoni – Meglio fare pochi collegamenti, ma originali e ben pensati piuttosto che toccare tutte le materie studiate creando una mappa concettuale poco chiara e coerente.

Imparate bene la vostra tesina – Non c’è nulla di peggio che non sapere gli argomenti e le materie che si è scelti per la tesina. Per cui imparatela a menadito, costruitevi un percorso e provatelo a più non posso.

Le domande dei commissari piovono dal cielo? – Assolutamente no! Spesso professori e commissari partono dalla vostra tesina o dagli errori commessi durante gli scritti per farvi domande correlate. Questo genere di collegamenti potete individuarli anche voi a casa, durante il ripasso. Prevedere alcune delle domande che vi capiteranno durante il colloquio è un ottimo esercizio per ripassare e preparavi alla modalità con cui si svolgerà l’esame orale.

Sbalordite professori e commissari – Una presentazione multimediale, l’ascolto di un brano musicale, qualche immagine, sono tutte cartucce” che potete utilizzare per fare bella impressione. Ricordate che una commissione attenta e divertita è smpre meglio di una annoiata e distratta.

Ripassate gli argomenti usciti nelle prove scritte – Per le commissioni d’esame, è prassi consolidata quella di chiedere ai maturandi delucidazioni sugli errori commessi durante le prove scritte. Seconda e terza prova anzitutto, confrontatevi con i vostri compagni e cercate di recuperare le risposte esatte di ogni argomento.

Niente panico – Un attimo di difficoltà può capitare, ma niete paure: davanti a una domanda difficile o ad un vuoto di memoria, cercate di scivolare con nonchalance in un altro discorso, toccando argomenti che conoscete meglio e magari coinvolgendo anche gli altri professori presenti.

Sorrisi e strette di mano – Alla fine dell’esame non scappate dall’aula senza salutare e ringraziare: una stretta di mano per ciascun professore e, se riuscite, qualche sorriso possono lasciare un’ulteriore buona impressione alla commissione che deve riunirsi per decidere il voto da assegnarvi.

L’abito non farà il monaco, ma il maturando lo fa e come – Il giorno dell’esame orale magliette, jeans strappati e canottiere rimangono a casa: meglio una camicia o una polo da abbinare con un pantalone sobrio. Come ci vestiamo è pur sempre il nostro biglietto da visita e la prima impressione che darete alla commissione può essere determinante per il prosieguo della prova.

Tranquilli, sarà breve e indolore – L’orale dura in genere un’oretta (10-15 minuti per il percorso introduttivo, 5-10 minuti per rivedere gli scritti, 40 minuti di interrogazione), ma non abbiate paura, passa in fretta. Sotto pressione, infatti, il tempo sembra accelerare: alla fine vi troverete a chiedervi “già finito?”.

 

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