Connessioni siglate Nokia

facchini.jpgRiparte la quinta edizione del Nokia University Program, un canale di comunicazione, “un punto di incontro tra il mondo del lavoro e l’università che offre agli studenti la possibilità di iniziare a capire e a confrontarsi con la realtà del mercato”. Ad illustrarci il progetto Andrea Facchini, direttore del marketing Nokia Italia.
Direttore su cosa avete puntato in questa edizione?
La sfida di quest’anno è liberare Internet dai vincoli della connessione fissa attraverso un dispositivo mobile come il telefono cellulare. E’ su questo che gli studenti dovranno sviluppare un progetto completo, che parta da un concept di dispositivo mobile e si completi con proposte concrete per tutte le successive fasi necessarie a supportare il lancio del prodotto.
Perché partire dagli studenti?
Coinvolgere gli studenti è molto importante perché, oltre a stimolare la loro creatività – e le edizioni passate ce lo hanno confermato – noi adulti impariamo ad uscire fuori dagli schemi. Di conseguenza mentre i giovani iniziano a rapportarsi al mondo del lavoro attraverso la costruzione di veri e propri business case, noi continuiamo ad appassionarci al nostro mestiere perché il trasferimento delle informazioni e il supporto che forniamo agli studenti alla fine prende vita.
I vincitori del concorso visiteranno il quartier generale di Nokia in Finlandia e i primi tre potranno seguire un corso alla Nokia Academy. Può spiegarci la funzione di questa struttura?
Nokia Academy è un programma di formazione permanente il cui obiettivo è sviluppare competenze tecniche e manageriali nella rete vendita Nokia. Abbiamo sedi su tutto il territorio nazionale in cui poter formare continuamente le risorse dell’azienda. Per un’azienda come Nokia è infatti fondamentale riuscire a comunicare correttamente il valore aggiunto dei propri prodotti, sia in termini di specifiche funzionalità che di “esperienze”, ad esempio il gaming, la navigazione o l’imaging. Nokia Academy finalizza i progetti formativi in base alle specifiche esigenze dei diversi canali distributivi, lavorando su misura e orientando la progettazione coerentemente con le strategie competitive.
Perché affidare una grande sfida, come la creazione di un telefonino, a studenti universitari?
Sappiamo che esiste la reale necessità di essere in costante contatto con il proprio mondo, il lavoro, il tempo libero, gli amici, la musica, ecc. I ragazzi sono tra coloro che più di tutti vivono questa esigenza. Perciò sarà interessante vedere come risponderanno a quella che è una necessità concreta. Non c’è l’intenzione di sfruttare le idee degli studenti per fare business. Nessun progetto, quindi, dovrebbe poi essere sviluppato realmente perché il programma è solo un modo per far esercitare i ragazzi su una prova di lavoro.
La Nokia ha in questo modo un contatto con gli universitari di tutta Italia. C’è un valore aggiunto nell’entrare fisicamente negli atenei?
Sì. Entrare a far parte di questo mondo è per noi fondamentale. Questo progetto ci aiuta a capire come vengono percepiti i nostri prodotti dai maggiori fruitori, i giovani per l’appunto, e cosa essi si aspettano dal mercato della telefonia mobile. In fondo noi dobbiamo esaudire i desideri dei clienti anzi, dobbiamo anticiparli. E per farlo è necessario pensare con la loro testa e i ragazzi sono una fonte inesauribile.

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