G20, scuole chiuse a Roma: l’ordinanza del Prefetto

È quanto deciso nel corso del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per evitare spostamenti

Scuole chiuse a Roma dalle ore 16 di venerdì 29 ottobre alle ore 24 di domenica 31 ottobre. Nella serata di ieri, il prefetto Matteo Piantedosi ha firmato un’ordinanza con cui dispone la chiusura di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado della Capitale per lo svolgimento delle attività didattiche e di ogni altra attività. Un’ordinanza, secondo quanto si apprende, firmata per garantire il regolare svolgimento del G20 e far confluire il sevizio d’ordine nella zona dell’Eur.

Stando a quando deciso nel provvedimento, verranno quindi consentiti venerdì pomeriggio i corsi fino alle 16 che, secondo quanto emerso da una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a cui ha partecipato anche l’ufficio scolastico regionale, interessano circa 5mila studenti su tutta Roma a cui vanno aggiunti personale  scolastico e lo spostamento dei genitori con mezzi pubblici e privati. 

G20 senza scuola per oltre 30mila studenti

Per la giornata di sabato, invece, sono interessati dalla didattica circa 30mila studenti, sommati ai genitori che li accompagnano, ai docenti e al personale scolastico. Per evitare movimenti anomali a partire dalle 16 di venerdì 29 ottobre, e quindi tre ore prima della chiusura delle strade in alcune zone della città, è stata decisa la chiusura dei plessi scolastici di ogni ordine e grado, anche negli istituti dove il sabato si fanno corsi di recupero e la domenica restano aperti per i corsi extra scolastici o di altre associazioni. 

Perché la scelta di chiudere le scuole in tutta Roma se il G20 sarà all’Eur? Stando a quanto riferito dalla Prefettura, il 40% degli studenti romani si muove da un cap di provenienza ad altro un cap di destinazione, quello della scuola, appunto, diverso. Per evitare questo flusso di persone, il Prefetto Piantedosi ha firmato così l’ordinanza. Una misura, quindi, per limitare gli spostamenti, soprattutto con i mezzi pubblici in tutta la città. 

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