Finanziamento università: il fondo arriva a 9,2 miliardi. Risorse ad hoc per il supporto psicologico degli studenti

Firmato il decreto che assegna le risorse per il 2023 per il finanziamento del sistema universitario italiano con un aumento di mezzo miliardo di euro rispetto al 2022. Tra le novità più attese lo stanziamento di 37 milioni di euro per il supporto al benessere psicologico degli studenti.

Si attesta a 9,2 miliardi di euro (oltre 500 milioni in più) il Fondo per il Finanziamento Ordinario delle università statali (FFO): agli atenei italiani per il 2023 sono dunque destinati complessivamente 9,2 miliardi di euro contro gli 8,6 stanziati nell’anno precedente (+6,35 per cento).  Nel dettaglio, il Fondo destina oltre 4,3 miliardi alla quota base, di cui 2,2 miliardi distribuiti sulla base dei costi standard di formazione degli studenti iscritti – con un incremento di 200 milioni rispetto al 2022 (qui il dettaglio dei finanziamenti per i singoli atenei).

Il reclutamento

È in totale di 300 milioni di euro, con un aumento di 225 milioni, lo stanziamento previsto per il nuovo piano straordinario di reclutamento del personale per le università avviato nel 2022. A queste risorse si aggiungeranno ulteriori 340 milioni per le nuove assunzioni previste dal 2024 dal decreto ministeriale n. 795 del 26 giugno 2023, ma l’avvio delle procedure amministrative sarà già dal 2023. Raddoppia a 30 milioni di euro l’incremento dello stanziamento previsto per adeguare l’importo delle borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato come previsto dalla legge di bilancio 2022.

37 milioni per il supporto psicologico

Tra le novità del nuovo stanziamento ci sono più risorse per gli studenti con attenzione al benessere psicologico dei ragazzi. Sono 37 i milioni di euro, infatti, a disposizione delle università per promuovere e favorire l’inclusione dei giovani con una attenzione particolare all’attivazione, o al consolidamento, di servizi di supporto al benessere psicologico, di tirocini curriculari e di placement dei laureandi.

Aumentano per risorse per la disabilità

Ammonta a 13 milioni di euro (+ 5 milioni rispetto al precedente anno), invece, la disponibilità per gli interventi a sostegno degli studenti con disabilità e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento che dagli 8 milioni di iscritti del 2022 salgono agli attuali 13 milioni. Per il 2023, è di 2,5 miliardi la quota premiale per le università contro i circa 2,3 milioni del 2022. Invariata la dotazione per gli interventi perequativi con uno stanziamento di 150 milioni di euro. E questo anche se per gli atenei è diminuita l’incidenza percentuale (da 1,7% a 1,6%) per via dell’incremento complessivo del Fondo di finanziamento delle università.

Gli istituti speciali

Inoltre, è incrementata di 20 milioni (si passa da 103 milioni del 2022 ai 122 milioni del 2023) la quota base per gli Istituti ad ordinamento speciale, tra cui il Gran Sasso Science Institute (GSS) dell’Aquila (precedentemente finanziato su un altro capitolo di bilancio), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e lo IUSS di Pavia (l’Istituto Universitario di Studi Superiori). Si tratta di istituti che proprio per le ‘speciali’ caratteristiche della loro offerta formativa non consentono di applicare il modello del costo standard che è utilizzato per le università.

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