“Coronavirus: nei campi manca la manodopera, utilizziamo il voucher per far lavorare studenti e cassaintegrati”

Prandini (Coldiretti): ma serve una radicale semplificazione della misura. Alleanza Coop: prorogare i permessi di soggiorno e utilizzare chi percepisce il reddito di cittadinanza

Il ministro dell’Agricoltura della Francia, Didier Guillaume, ha lanciato un appello a tutti coloro che «non hanno piu’ un’attività» a causa della crisi del Coronavirus, ad esempio camerieri, parrucchieri, addette al ricevimento negli hotel, a raggiungere «il grande esercito dell’agricoltura francese che è a corto di manodopera. Oggi c’è’ la possibilità di avere 200 mila posti di lavoro diretti nei settori dell’agricoltura privata dalla manodopera soprattutto straniera che occupa abitualmente per i lavori nei campi». Per il ministro «bisogna produrre per nutrire i francesi in modo sano» e anche in Italia da alcuni giorni le principali organizzazioni agricole hanno lanciato l’allarme e anche immaginato possibili soluzioni per far fronte alla mancanza di manodopera che rischia di compromettere i raccolti primaverili, «arrivati in anticipo per effetto di un inverno troppo caldo», spiega Ettore Prandini, presidente Coldiretti. In particolare è a rischio più di un quarto del made in Italy che viene raccolto nelle campagne da 370 mila lavoratori stagionali regolari che arrivano ogni anno dall’estero, soprattutto Est Europa come Romania, Albania, Bulgaria e Polonia. Si tratta di lavoratori essenziali per «non pregiudicare le fornitura di generi alimentari a negozi e supermercati rimasti aperti e per questo occorre prorogare gli attuali permessi per lavoro stagionale in scadenza al fine di evitare ai lavoratori stranieri di dover rientrare nel proprio Paese di origine». Ma per Prandini «è necessaria una radicale semplificazione del voucher agricolo che potrebbe consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne».

Nei giorni scorsi anche la Cia-Agricoltori italiani aveva sollecitato un intervento del governo sia per quanto riguarda il voucher agricolo e la proroga dei permessi di soggiorno. E Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari, ha fatto un passo in più fino ad immaginare «la possibilità di impiegare in campagna, nella congiuntura di emergenza, i cittadini idonei ai quali viene attualmente erogato il reddito di cittadinanza»».

lastampa

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