La studentessa di Latina completerà il suo percorso di studi a casa. Mamma Rita: “Solidarietà per tutti questi ragazzi che si alzeranno in piedi davanti al tavolo della cucina con giacca, camicia e ciabatte e si sentiranno un pochino eroi anche loro
Coronavirus, la laurea di Ilaria: tesi discussa in casa e dirette con i parenti
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oveva discutere la sua tesi il 10 marzo, ma l’emergenza Coronovairus e le disposizioni del Governo all’ultimo secondo l’hanno costretta ad aspettare ancora. E non solo. Ilaria è una studentessa di Latina che studia Scienze della Formazione Primaria presso l’Università Roma Tre e venerdì 27 marzo discuterà la sua tesi per la laurea magistrale da casa, come sta accadendo in queste settimane a tanti ragazzi in tutte le parti di Italia.
Il vestito bello è quello comprato per il 10 marzo e che aspetta di essere indossato così come la corona di alloro, per lei nessuna stretta di mano dalla commissione e nessuna cerimonia in pompa magna, ma al suo fianco avrà la sua famiglia. Ci sarà tempo poi per festeggiare.
A raccontarci la sua storia sua mamma Rita. Pubblichiamo integralmente il messaggio che lei ha inviato alla nostra redazione.
“Anche la mia ragazza Ilaria di Latina si laureerà il 27 marzo da casa se Dio vuole. Sì perché è stato un travaglio anche per lei e per chi come lei ha avuto la fatalità di coronare i suoi studi in uno dei periodi più brutti della nostra Storia. Da mamma sono stata dispiaciuta quando il 9 alle 23 ci è stato comunicato che nessuna laurea ci sarebbe stata poche ore dopo. Eravamo tutti pronti per partire la mattina presto, finalmente dopo 5 anni di treni, esami, tirocini etc, era arrivato il momento. L’aria che tirava era già brutta: non avrebbero fatto entrare nessun in Ateneo…..ma come? Nemmeno un video? Poi la notizia dopo il Decreto della sospensione delle lauree. A casa ho la corona di alloro (e questa “corona” ci piace) ho i fiori che stanno appassendo ed i dolci preparati che stiamo mangiando in quarantena ma abbiamo capito che è cosa buona e giusta. Solidarietà per tutti questi ragazzi, lo so che sono stupidaggini ma lo studio è sacrificio è impegno è fatto di weekend sui libri in prossimità di esami e di tintarella di luna in estate, per questo mi sento di dare un bacio accademico a tutti quelli che come la mia ragazza non avranno la stretta di mano ed una commissione al cospetto che la onorificeranno ‘dottoressa’. Da una parte meglio così che sola almeno con i telefonini sul tavolo possiamo fare la diretta whatsapp con nonni e zie! Vorrei fare di più per lei oltre a tenere nascosto il regalo rimandato. Mi piacerebbe farle fare un servizio giornalistico con due righe spese per lei e per tutti quelli della nostra provincia (e ce ne sono tanti) che si alzeranno in piedi davanti al tavolo della cucina con giacca, camicia e ciabatte e si sentiranno un pochino eroi anche loro. Scusate la lunghezza era solo per parlarne con qualcuno”.“