Nella società di massa il documentario rappresenta un microcosmo composito, un prodotto realizzato da persone che appartengono almeno a due dimensioni: quella “artigianale” e quella “industriale”. Proprio dall’incontro/scontro tra queste due nascono le diverse professionalità del settore legate ieri alla pellicola, oggi al digitale. E domani: quale futuro si prospetta per il documentarista?
Per fare luce su questo aspetto, lunedì 21 aprile (ore 11) presso la facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza Università di Roma, avrà luogo la tavola rotonda “Il documentarista del domani” dedicata alla Produzione del documentario. Nuovi professionisti per il mercato internazionale.
Al centro del dibattito ci sarà proprio la figura del documentarista, a cavallo fra vecchie e nuove tecnologie, nel tentativo di cogliere problematiche e potenzialità di un mestiere che, oggi come nel passato, conserva intatta la sua attrattiva e il suo fascino.
Raccontare il mondo attraverso le immagini e rendere accessibili conflitti, storie difficili e inascoltate, come anche mostrare i paradisi naturalistici più lontani, saranno solo alcuni dei temi affrontati. E ancora: quali sono i connotati che necessariamente devono avere i documentaristi del domani per essere in grado di relazionarsi con le esigenze dei mercati europei e internazionali e di organizzare l’intero arco produttivo necessario alla realizzazione di un prodotto audiovisivo di qualità?
Alla tavola rotonda, moderata da Andrea Piersanti, docente di teorie e tecniche degli audiovisivi, parteciperanno Francesco Scaglia, presidente di Rai Cinema, Mario Morcellini, preside della facoltà di Scienze della Comunicazione, Marco Gisotti, direttore di Modus vivendi e Giusy Buccheri di Griò Sinergie Culturali. Successivamente sarà proiettato il documentario “Madri” di Barbara Cupisti vincitore del David di Donatello 2008.
Manuel Massimo
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