Caro affitti, mano tesa della Bernini agli studenti che la contestano a Bologna: “Li incontrerò la prossima settimana”

Tensione oggi a Bologna durante l’inaugurazione di uno studentato privato che sorgerà in uno dei quartieri più esclusivi della città emiliana. I ragazzi del collettivo “Luna” hanno inscenato una protesta contro il caro affitti. La ministra Anna Maria Bernini ha voluto confrontarsi con loro fissando un ulteriore appuntamento per la prossima settimana.

Circa 20 studenti del collettivo universitario Luna hanno contestato la cerimonia di inaugurazione a Bologna del Camplus Valverde – uno studentato privato che aprirà nella zona dei Colli, uno dei quartieri più esclusivi della città emiliana – al quale hanno preso parte la ministra nell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, e il presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi.

“Camplus go home” recitava lo striscione esposto di fronte all’ingresso dello studentato, protetto dalla polizia in assetto antisommossa. “Si tratta di una struttura che rappresenta uno schiaffo tirato in pieno volto alle centinaia di studenti precari e ai lavoratori che non riescono a trovare un alloggio in città” hanno detto i manifestanti che hanno denunciato affitti anche di 900 euro per una stanza singola a Bologna.

La protesta a Bologna

“Stanno facendo il loro mestiere e ho intenzione di ascoltarli e aiutarli a risolvere il problema. Sicuramente questa protesta è una cosa utile, anche perché mi hanno ascoltato” ha detto la ministra Bernini che di prendere parte all’inaugurazione si è fermata a discutere con gli studenti. “Hanno i loro slogan e devono portare a casa il loro risultato, e ci siamo messi d’accordo per incontrarci la prossima settimana – ha sottolineato – Se mi mandano al diavolo io continuerò comunque a lavorare per loro. Come risolvere il problema? Intanto con il Pnrr, i cofinanziamenti e un target da raggiungere fino al 2026 per 100mila posti, ora ne abbiamo 40mila quindi dobbiamo costruirne 60mila. Loro contestano il partenariato pubblico-privato, perché vorrebbero solo il pubblico perché non esiste il mercato per loro ma da amministratore non è praticabile. Non è quello che ci chiede Pnrr e non è quello che ci chiede il mercato, ma loro devono avere la loro quota e su questo sono d’accordo”.

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