All’Università di Bari chi non è in regola con le tasse universitarie non potrà più dare esami. A denunciare la decisione dell’ateneo pugliese è l’associazione studentesca Link che definisce “discriminatoria” la decisione. In questo modo si permetterebbe di procedere con il percorso accademico solo a chi ha la disponibilità immediata per pagare in tempo le rate. “Una condizione che non prende in considerazione le differenti situazioni economiche, alterate anche dalla crisi e dalla pandemia”, scrivono gli studenti.
Senza tasse non si danno gli esami
“La misura – denunciano gli studenti – produce i suoi effetti in maniera immediata, senza dare il temp, a chi ne avesse possibilità, di mettersi in regola con i pagamenti”. Oltre che un atto “discriminatorio” è una “gravissima lesione del diritto allo studio. Permettendo di procedere con il percorso accademico solo a chi ha la disponibilità economica per pagare in tempo la rete e non tenendo conto della condizione di chi invece ritarda nel pagamento perché deve mettere da parte la somma necessaria”.
La misura rischia di incentivare l’abbandono degli studi. Il blocc, secondo quanto esposto da Link, porterebbe al rischio di un abbandono in massa degli studi, soprattutto in un momento di crisi economica che dopo l’estate rischia di acuirsi in Italia. “Senza una previsione di rateizzazione il rischio è quello di precludere ad una grossa fetta di giovani la possibilità di studiare e di emanciparsi e costruirsi un futuro”.
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