L’ Università Parthenope di Napoli in questi giorni è al centro di un acceso dibattito sulla convenzione stipulata con la Uil Campania che prevede un riconoscimento fino a 60 crediti per i corsi triennali (180 crediti) in giurisprudenza, scienze dell’amministrazione e economia aziendale.
La questione è stata sollevata da un articolo pubblicato in prima pagina sul quotidiano “Il Corriere della sera” lo scorso 12 ottobre dal titolo “L’Università che regala un anno agli iscritti Uil”.
Come si evince dal testo della convenzione a favore dei lavoratori iscritti al sindacato, vengono riconosciuti 60 crediti al personale impegnato in attività di tipo tecnico, gestionale o direttivo e 50 crediti al personale impiegato in attività caratterizzate da conoscenze meno specialistiche, ma ciò che viene messo in risalto è nell’articolo 2 della convenzione in cui la UIL segreteria regionale Campania si impegna a collaborare con l’università nell’individuazione dei requisiti nella fase istruttoria delle richieste degli iscritti. La cronaca nazionale così parla di “regali”, “sconti” e soprattutto ci si chiede “e il merito?”. Proprio il ritorno ad una logica di tipo meritocratica richiede il Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini che ha dichiarato: “con la circolare n. 160 del 4 settembre ho dato disposizioni affinché il massimo dei crediti extrauniversitari riconosciuti a uno studente scendesse drasticamente da 60 a 30. Tra l’altro ho fortemente voluto che si escludesse tassativamente qualsiasi forma di convenzione con organizzazione di vario tipo”.
Giacché la convenzione in questione è datata 16/02/2009, precede, quindi, le disposizioni indicate dal Ministro e poiché tale accordo è stato fatto nel rispetto delle regole, il preside della facoltà di giurisprudenza, Federico Alvino, ha voluto fare delle precisazioni in nome di una corretta informazione. In una lettere indirizzata a Ferruccio De Bortoli, Alvino scrive: “La convenzione sottoscritta dall’università Parthenope con la UIL Campania non “regala” proprio nulla; la Facoltà che presiedo istituisce un’apposita commissione di docenti che ha il compito di vagliare con scrupolo e rigore i titoli e i certificati presentati da coloro che aderiscono alla convenzione”. Inoltre, sottolinea il preside la convenzione non prevede l’automatica attribuzione di 50 o 60 crediti universitari, tant’è che, ad oggi, gli studenti lavoratori che hanno beneficiato della convenzione con il sindacato sono solo quattro e, a nessuno di questi, sono stati riconosciuti 60 crediti.
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