Alla John Cabot University gli studenti imparano a meditare e a conoscere meglio le proprie emozioni.

La John Cabot University è il primo ateneo a strutturare pratiche di meditazione aperte a tutti, con l’obiettivo di creare un Centro specifico a emergenza finita  

Le lezioni degli studenti della John Cabot University iniziano con dieci minuti di meditazione. “Servono a neutralizzare i pensieri, a sospendere i giudizi e le opinioni” è quello che ci racconta Gina Siddu Pilia che all’ateneo americano a Roma insegna Leadership, Mindfulness and Emotional Intelligence.

Gina Siddu Pilia

«La pratica della mindfulness, e l’intelligenza emotiva che ne scaturisce, sono la chiave del successo nella leadership, nel lavoro e nella vita personale. È utile, ad esempio, per superare l’ansia e lo stress del periodo che stiamo vivendo», continua la Siddu. Quando le chiediamo della reazione degli studenti la professoressa non esita: “guardi la reazione dei ragazzi è entusiasta, si accorgono dei benefici che infonde la meditazione, e delle performance che migliorano grazie ad una maggior capacità di concentrazione; e non solo gli studenti la stanno scoprendo, pensi che il numero di adesioni dello stesso staff sta aumentando di volta in volta”.

L’obiettivo dell’ateneo è quello di dare vita, ovviamente non prima che sia terminato l’allarme derivante dal Covid 19, a un Centro di Mindfulness e Compassion, con interfaccia online e un database. Non è un caso che corsi e seminari aperti a tutto il mondo JCU, nascano in questo periodo di emergenza, che sottopone a forte stress persone e istituzioni. Lo  stesso OMS consiglia la pratica della meditazione.  

Secondo la docente «Compito dell’università è quello di creare un ambiente emotivamente intelligente e positivo, supportando saggiamente gli studenti. Con la pratica della mindfulness si genera un clima favorevole per l’apprendimento e l’insegnamento»

Non c’è dubbio, o meglio, a noi sembra che questa sia la strada da seguire: per la scuola, l’università, ma anche e soprattutto per le aziende che stanno rivalutando aspetti legati alla condizione psicologica dei propri addetti, al loro benessere, alla loro capacità di lavorare in armonia e di fare squadra. Si lavora sodo su competenze finora ignorate o quasi: quella comunicativa, emotiva, relazionale, valoriale, cognitiva. Alla base di tutto ci sono le emozioni e come ribadisce la Siddu ” bisogna imparare a riconoscerle”.

Dunque, se volete migliorare il vostro equilibrio, ritrovare lo spirito giusto per fare le cose, sentirvi più calmi e propositivi, non resta che meditare, ma con costanza: “dieci minuti la mattina appena svegli, prima anche della doccia e dieci minuti prima di andare a letto la sera”. Raccomanda la prof.

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