Apre l’Università di Genova, dentro il carcere di Marassi. Dal prossimo anno accademico, infatti, sarà istituito il nuovo Polo universitario penitenziario di Genova, che avrà aule e sede direttamente all’interno della casa circondariale.
I professori che si sono fatti avanti sono già una cinquantina, ma le adesioni continuano a crescere. Il progetto ha preso forma la scorsa estate: ci hanno lavorato l’ex preside di Lettere, Francesco Surdich, il professore (e scrittore) Enrico Testa, la delegata agli studenti-carcerati, geografa, Carla Pampaloni, e il giurista Franco Della Casa. E il rettore dell’Unige, Paolo Comanducci, ha appoggiato la cosa con entusiasmo, spianando la strada verso la realizzazione.
Nello specifico è stata formata una convenzione tra Università di Genova e Carcere di Marassi, e si sta lavorando all’elaborazione di un protocollo di intesa che sarà firmato nelle prossime settimane dal Rettore Comanducci e dalla direttrice del carcere Anna Maria Milano.
Dal 19 gennaio, così, nel carcere di Marassi partirà un ciclo di lezioni che dureranno fino a maggio. “Il sapere dentro. Università e carcere” lo ha intitolato Enrico Testa, e raccoglie già un primo gruppo di docenti-volontari che si sono messi a disposizione del progetto.
La prima lezione, inaugurale, sarà tenuta da Franco Della Casa, che parlerà dei “Quarant’anni della legge penitenziaria”. E poi, a ritmo di tre incontri al mese, si avvicenderanno una quindicina di docenti che illustreranno temi suggeriti nei mesi scorsi dagli stessi detenuti. Dalla “Storia” alla “Storia dell’arte contemporanea”, dalla “tolleranza”, ai “giovani”, allo stesso “carcere”. Da ottobre, poi, partirà il primo anno accademico penitenziario.
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