Valore legale della laurea. Una questione controversa

E’ di nuovo al centro del dibattito politico-accademico, l’abolizione del valore legale dei titoli di studio. La Commissione Istruzione  del  Senato ha iniziato un’indagine conoscitiva sugli effetti connessi all’eventuale abolizione del valore legale del diploma di laurea ed ha già svolto le audizioni formali della CRUI . dela Confindustria , degli ordini professionali degli ingegneri e degli avvocati . Il 7 giugno 2011 saranno ascoltate le Organizzazioni universitarie.

Il neo presidente della CRUI, Marco Mancini reputa “necessario rendere preliminarmente efficace la selezione, mediante qualità al fine di innescare la valutazione all’interno del sistema. In tal modo il processo virtuoso potrebbe essere messo alla prova ed eventualmente costituire una precondizione per una transizione morbida verso l’abolizione del valore legale  del titolo di studio.

Nell’audizione, la Confindustria ha affermato che “il valore legale dovrebbe essere sostituito da un meccanismo di accreditamento capace di garantire i contenuti dei titoli, imperniato su una o più agenzie indipendenti che verifichino i cosiddetti requisiti minimi dei corsi di studio.” L’abolizione del valore legale dei titoli ‘comprende’ anche l’abolizione dello stato giuridico nazionale dei docenti, la ‘liberazione’ delle tasse e la differenziazione degli Atenei.

La risposta dell’ ANDU (Associazione Nazionale Docenti Universitari)  a queste affermazione è decisivamente contraria, in quanto considera che tali condizioni  costituiscono il presupposto dello smantellamento dell’Università statale da parte di una lobby trasversale accademico-confindustriale che condiziona Governi, Parlamento e grande stampa.

Richiama alla mobilitazione coloro che  intendono difendere l’autonomia della ricerca e dell’insegnamento e il diritto allo studio . “Da decenni si opera impunemente per demolire l’Università statale: falsa autonomia finanziaria per ‘gestire’ la progressiva riduzione dei fondi, finta autonomia statutaria, abolizione di fatto del CUN, finti concorsi locali, imposizione del fallimentare “3 + 2″, moltiplicazione degli Atenei, aumento a dismisura del precariato, legge Moratti, ecc.”

Per valore legale di un titolo si intende che il diploma di laurea da un punto di vista giuridico, rappresenta un‘attestazione di idoneità, rilasciato a seguito di esami, atti di giudizio e valutazioni. Ai titoli di studio l’ordinamento attribuisce effetti giuridici.

L’abolizione del valore legale del titolo di studio è direttamente collegata alla progressiva sostituzione degli ordinamenti didattici nazionali che regolano la struttura dei corsi di laurea con la procedura dell’accreditamento dei corsi.

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