Studiare e Lavorare in Spagna

Studio, lavoro e opportunità per tanti italiani

Storia millenaria, florilegi arabi, panorami nordici e un letterato per eccellenza: Miguel de Cervantes, con il suo personaggio paradigmatico e mondialmente conosciuto, Don Chisciotte.

La Spagna, inutile negarlo, è la meta preferita dagli studenti di mezza Europa, in particolare da quelli italiani. Ogni anno, migliaia di studenti e studentesse arrivano in territorio spagnolo attratti dalla storia delle Università, dalla magia dei luoghi, dal culto del divertimento. E dalla lingua, lo Spagnolo, la seconda più parlata al mondo, davanti addirittura all’Inglese. I principali settori economici del Paese sono quello terziario, quello manifatturiero e l’agricoltura (in particolare la produzione di frutta, ortaggi, olio d’oliva e vino). Anche il turismo è un settore molto redditizio. Molto bene il settore alberghiero e della ristorazione (70.509 lavoratori in più).

I giovani in Spagna troveranno biblioteche universitarie aperte anche di notte, sale studio storiche e magnifiche, un rapporto con i docenti più diretto (a differenza dell’Italia). Ci sono 1 milione e mezzo di studenti attualmente in Spagna: di questi, oltre 50.000 sono stranieri.

5 Buoni motivi per partire

  1. Il clima, simile a quello italiano. Soleggiato tutto l’anno
  2. Il basso costo della vita, ottima cucina e tanta vita sociale!
  3. La lingua: lo spagnolo è la seconda più diffusa al mondo, davanti all’inglese!
  4. L’attenzione alla cultura
  5. Il modo di fare degli spagnoli ti farà sentire sempre a casa

                                    

Studiare in Spagna

L’Istruzione secondaria in Spagna presenta la dicitura ESO (Educación Secundaria Obligatoria), obbligatoria e gratuita che si eroga tra i 12 e i 16 anni di età, con particolare attenzione all’orientamento educativo e professionale.

Gli studenti che proseguiranno gli studi si iscriveranno al Bachillerato (baccalaureato) che facendo parte dell’istruzione post obbligatoria ha un carattere volontario. Comprende 2 anni accademici che si svolgono, normalmente, tra i 16 e i 18 anni. Si realizza con modalità diverse, ma con l’obiettivo unico di fornire agli alunni una preparazione specialistica, in accordo con le prospettive e gli interessi di formazione e che gli permetta di accedere all’università. Gli studenti orientati invece verso il lavoro possono optare per la formazione professionale, alternativa al Bachillerato.

Come quello italiano, il sistema educativo spagnolo si suddivide in tre grandi tappe: scuola elementare, scuola media e liceo. Tutto il percorso è completamente gratuito e obbligatorio dai 6 ai 16 anni.

PASSAGGIO ALL’UNIVERSITA’ – Il passaggio dall’istruzione secondaria a quella superiore, nello specifico, all’università prevede il superamento del PAU (Prova di Accesso all’Università) che comprende una fase generale, uguale per tutti, e una fase specifica per il miglioramento del voto di accesso nel ramo di studi che si desidera intraprendere.

Come funziona l’università in Spagna?

Dalla Letteratura all’Ingegneria, dalle Scienze Politiche al Diritto. Sono tante le discipline in cui eccellono gli atenei spagnoli. La scelta è vastissima: potrai optare tra l’Università di Salamanca e quella di Siviglia (due delle più antiche del Paese) fino all’Università Autonoma di Barcellona, in cui la metà degli studenti è straniera, e l’eccellenza dellUniversità Politecnica di Madrid, dove il 53 % degli studenti trova lavoro entro la fine degli studi.

Il primo ciclo di studi superiori richiede l’acquisizione da 180 a 240 crediti ECTS, a seconda che si tratti di laurea triennale o laurea magistrale a ciclo unico. Il secondo ciclo (enseñanzas de Posgrado) riguarda invece la formazione specializzata dello studente in un determinato settore di studio e richiederà il superamento di 60-120 crediti ECTS per ottenere il titolo di Master che corrisponde al titolo di laurea di II livello. Il titolo di dottore si potrà ottenere solo dopo il superamento di un terzo ciclo di studi universitari finalizzati alla ricerca e richiederà la presentazione di una tesi di ricerca di carattere originale.

Attualmente i corsi di studio nelle università sono organizzati in:

GRADO: Corsi di studio di I ciclo (Enseñanzas de primer ciclo – ciclo corto), durata pari a 3 anni equivalente alla laurea triennale per un totale di 240 crediti formativi

Postgrado o MASTER: ossia la laurea magistrale che ha tra 60 e 120 crediti formativi

Doctorado, il dottorato di ricerca, che chiude il ciclo dell’insegnamento superiore. Sono studi avanzati a cui possono accedere solo i laureati.

Gli studi universitari si possono accorpare in 5 gruppi: umanistici, scienze sperimentali, scienze della salute, scienze sociali-giuridiche e studi tecnici.

Sito del Ministero dell’Educazione e della Scienza: www.educacion.gob.es

RICONOSCIMENTO DEI TITOLI – Non esiste un meccanismo automatico per il riconoscimento dei titoli accademici a livello europeo. Di conseguenza, se hai intenzione di proseguire gli studi in un altro Paese dell’UE, dovresti rivolgerti alle autorità competenti per ottenere il riconoscimento del tuo titolo di studio. Faciliterà il per- corso di riconoscimento richiedere alla propria università il diploma Supplement.

VISTI – Dato che la Spagna è un Paese membro dell’Unione Europea, non è necessario alcun visto per entrare sul territorio, né il permesso per il lavoro. In qualità di cittadino dell’UE, per un soggiorno di durata inferiore a 3 mesi, è sufficiente la carta di identità. Durante il soggiorno nel Paese ospitante, hai diritto allo stesso tratta- mento previsto per i cittadini nazionali, in particolare per quanto riguarda l’accesso all’occupazione, la retribuzione, le prestazioni volte ad agevolare l’accesso al lavoro, l’iscrizione presso istituti scolastici, ecc.

ALLOGGI E PREZZI – Per la Spagna, ancora di più che per altri Paesi, data l’altissima richiesta, è opportuno verificare in anticipo la disponibilità di un alloggio e muoversi in tempo. I Colegios Mayores (Collegi Maggiori) sono alloggi spesso di tipo elitario, destinati esclusivamente agli studenti. Sono dotati di biblioteche, sale di studio e a volte sono organizzate attività culturali parallele. Per ulteriori informazioni é consigliabile rivolgersi al Servicio de Alojamientos universitarios, istituito presso la maggior parte delle università spagnole e che fornisce ospitalità agli studenti universitari garantendo le condizioni qualitative ad un prezzo accessibile.

Meno legate alle attività universitarie sono le Residencias de Estudiantes (residenze studentesche), molto diffuse e di diversi tipi. Il prezzo varia tra i 300 e i 800 euro a camera a seconda della zona in cui si trovano e dei servizi che offrono (mezza pensione, pensione completa, lavanderia, stireria, palestra, ecc.). Per ulteriori informazioni contattare le singole università.

L’alloggio in affitto è la soluzione spesso scelta da lavoratori e da studenti (perché più economica degli studentati), per la cui ricerca é consigliabile consultare le bacheche universitarie o le associazioni.

COSTO – Studiare in Spagna ma anche viverci da studente, costa circa 9.000 euro all’anno in città come Madrid e Barcellona. Se invece si scelgono città universitarie come Valencia, Tarragona, Granada o Salamanca, anche queste molto ambite, il budget scende a 5.000/6.000 euro circa.

Il Diploma Supplement

Il diploma Supplement è un documento integrativo del titolo ufficiale conseguito al termine di un corso di studi in una università o in un istituto di istruzione superiore. Il Diploma Supplement fornisce una descrizione della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati dallo studente secondo un modello standard in 8 punti, sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d’Europa e dell’UNESCO.

Università in Spagna

Elenco di università ed Istituti universitari

Lavorare in Spagna

Borse di studio in Spagna

Il Ministero spagnolo degli Affari Esteri e della Cooperazione Becas MAEC-AECI mette a disposizione ogni anno delle borse di studio per gli studenti stranieri interessati a studiare in Spagna, sia per studi di lingua o studi complementari al corso di laurea sia per attività di ricerca.

Ogni anno il bando di concorso viene aperto tra ottobre e novembre. Sono in programma anche borse per stranieri per progetti di cooperazione culturale in Spagna e all’estero.

Generalmente le borse di studio per frequentare un corso di lingua estivo nelle università ammontano a circa 1.200 euro per un mese. Esistono anche finanziamenti, per studi di perfezionamento post laurea come master o post dottorato, di circa 600 euro al mese (a Madrid, per esempio) più l’alloggio in una residenza universitaria. Per ottenere una borsa di studio è necessario conoscere lo spagnolo. Le candidature possono essere inoltrate online secondo le modalità indicate sui vari bandi di concorso.

Tutte le informazioni utili sulle sovvenzioni da parte del Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione in Spagna sono disponibili sul sito Becas MAEC-AECI. Inoltre è opportuno, qualora si scelga di effettuare un periodo di studio in Spagna, contattare l’Ambasciata di Spagna e visitare il sito del Ministero spagnolo dell’Istruzione.

Stage e Tirocini in Spagna

La definizione di stage in spagnolo è “programa de pràcticas” la cui durata è variabile ma, in media, non è mai inferiore ai tre mesi e non supera i sei. Uno degli obiettivi principali è quello di offrire agli studenti e ai neolaureati universitari una prima conoscenza del mondo del lavoro, ma anche di promuovere un maggior collegamento tra le istituzioni accademiche e le aziende.

In Spagna la legislazione che regola lo stage presso le aziende è contenuta nel Reale Decreto 1497/1981 sui Programmi di Cooperazione Educativa. Questo decreto individua le università, i Centros de orientación e información de Empleo (COIE) e le Fundaciones Univesridad-Empresa (www.redfue.es) come interlocutori per avviare una formazione pratica degli studenti nelle aziende: nel caso in cui un candidato italiano voglia realizzare autonomamente uno stage in un’impresa spagnola, i percorsi sono diversi a seconda che si tratti di uno studente ancora iscritto all’università o abbia già terminato gli studi. In questo secondo caso la possibilità di fare pratica nell’impresa dovrà essere regolarizzata da un contratto.

Infine, per quanto riguarda i rimborsi spese, le aziende concedono agli stagisti aiuti economici denominati “borse o aiuto allo studio”, affinché lo studente non debba accollarsi tutti i costi, ma in nessun caso questi aiuti possono essere considerati una remunerazione caratteristica di un rapporto di lavoro vero e proprio. L’aiuto finanziario varia notevolmente da un’azienda all’altra: alcune offrono persino vitto, alloggio o partecipazione a corsi di lingua.

In Spagna sono presenti numerose organizzazioni che assistono gli studenti stranieri nel trovare uno stage, sebbene alcune di queste possono chiedere un compenso per i loro servizi. In particolare, puoi ottenere informazioni tramite: la Fundación Universidad-Empresa FUE creata dalla Camera di Commercio di Madrid per favorire l’incontro e lo scambio di informazioni tra Università e Imprese, sempre aggiornata sulle opportunità di stage e di lavoro; l’AIESEC, un network internazionale che offre programmi di stage e supporto per l’inserimento nel mondo del lavoro agli studenti e ai neolaureati di più di 100 Paesi, specialmente per quelli laureati in economia e commercio o in organizzazione aziendale; l’IAESTE che propone stage per gli studenti universitari in discipline tecnico-scientifiche.

Trasferirsi in Spagna: studiare e lavorare

Lavoro in Spagna

A parte il suo mercato interno, la Spagna offre una posizione privilegiata come porta di accesso al mercato europeo, America Latina e Nord Africa. Le comunicazioni sono favorite da infrastrutture ultramoderne. La Spagna possiede infatti due dei maggiori aeroporti d’Europa (Madrid e Barcellona). Inoltre è: 3° Paese in Europa per trasporto aereo dei passeggeri, 1° Paese in Europa per lunghezza autostrade, 1° Paese in Europa e 3° al mondo per lunghezza linee ferroviarie ad Alta Velocità.

I principali settori economici della Spagna sono quello terziario e manifatturiero e l’agricoltura (in particolare la produzione di frutta, ortaggi, olio d’oliva e vino). Anche il turismo è un settore molto redditizio, che offre diverse opportunità per giovani emigranti. Molto bene il settore alberghiero e della ristorazione, seguito dall’amministrativo e dal terziario.

VISTI LAVORATIVI – Come cittadino dell’UE si può vivere come dipendente, lavoratore autonomo o lavoratore distaccato. Durante i primi 3 mesi di soggiorno nel nuovo Paese, non si è obbligati a iscriversi negli uffici delegati dal Ministero degli Interni per ottenere un documento che attesti il diritto di soggiorno nel Paese. Al vostro ingresso in Spagna avete 90 giorni da trascorrere liberamente come visitatore, scaduti i quali, se volete trattenervi è necessaria la richiesta del NIE (numero de identicacion de Extranjero).
In Italia, può essere richiesto nei consolati spagnoli (consigliabile farlo prima della partenza). Il processo per l’ottenimento del NIE può essere lungo da 1 a 3 mesi, alla fine dei quali si deve ritirare la propria Tarjeta de Extranjero (Carta d’identità di residenza dello straniero). In casi di permanenza superiore ai 3 mesi, gli stranieri cittadini devono appunto munirsi del NIE, il quale deve essere richiesto presso l’Officina de Extranjero.

SETTORE PIU’ SVILUPPATO – Il settore più sviluppato, e dove è sicuramente più facile trovare un impiego, anche se temporaneo, è quello dei servizi (aziende di telecomunicazioni e banche) e quello turistico la cui area di riferimento è quasi tutta la penisola, con maggiore concentrazione soprattutto in Catalogna, Andalusia e Castiglia. È produttivo rivolgersi alle agenzie di collocamento (Agencias de Colocación). Fai attenzione a questo dettaglio: gli stranieri in possesso della Tarjeta del Estudiante (tessera dello Studente) non potranno esercitare alcuna attività retribuita, tranne che per attività riconosciute compatibili con il tipo di studi che si segue sotto forma di collaborazioni o contratti determinati. Inoltre possono essere assunti come personale al servizio della Pubblica Amministrazione. Per chi volesse candidarsi autonomamente ed ha necessità di reperire l’elenco delle aziende presenti sul territorio è utile rivolgersi alla Camera di Commercio Italiana in Spagna, all’Ufficio ICE, al Consolato o all’Ambasciata d’Italia a Madrid.

Scambio alla pari

Spesso gli scambi alla pari rappresentano un utile strumento per avere la possibilità di conoscere un Paese e viverci per qualche mese, senza spendere barche di soldi. La formula del lavoro “alla pari” è questa: si viene inseriti nel nucleo familiare di destinazione con gli stessi diritti (quindi vitto, alloggio, assistenza) e gli stessi doveri (quindi sbrigare faccende domestiche e nelle attività familiari) degli altri componenti. Insomma alla pari a tutti gli effetti. Non si tratta solo di un’esperienza formativa interessante, ma anche dell’opportunità di imparare e perfezionare una lingua straniera senza dover pagare costosi corsi privati.

Le famiglie che fanno richiesta di ragazzi/e alla pari, generalmente ne hanno bisogno per accudire bambini piccoli per metà giornata, ma si stanno diffondendo molto anche le domande per aiutanti in piccole aziende agricole a gestione familiare o ancora di singoli o famiglie che vogliono imparare la lingua del ragazzo/a alla pari.

Ad oggi, si stima che oltre 300.000 giovani in tutto il mondo stiano svolgendo un periodo di lavoro alla pari. Un mondo poco conosciuto, ma concreto e in fortissima crescita. Se vuoi provare un’esperienza simile in Italia è possibile contattare una delle agenzie e organizzazioni private che operano nel settore dello studio e lavoro all’estero.

Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator. Anche all’estero esistono agenzie di collocamento alla pari per stranieri. Tra queste ti consigliamo quelle che aderiscono alle organizzazioni nazionali dell’ECAPS, European Commitee for Au Pair Standards, che sono tenute a rispettare un preciso codice di comportamento nei confronti sia dei partecipanti alla pari sia delle famiglie. L’elenco di tutte le agenzie ufficiali di Scambi alla Pari si trova sul sito istituzionale dello IAPA – International Au Pair Association.

Reperire la famiglia tramite agenzia non è l’unica modalità possibile, anche tramite internet esistono siti di incontro domanda/o erta sul lavoro alla pari. L’utilità di usufruire dell’agenzia può essere valutata in relazione ad una conoscenza preliminare della famiglia, al rispetto di determinati standard e ad un’assistenza per le procedure burocratiche. Di solito l’agenzia prevede un costo per il servizio ma, soprattutto all’estero, si possono trovare agenzie che forniscono il servizio gratuitamente all’au pair. 

Infine un’altra possibilità è quella di rivolgersi agli sportelli EURES (European Employment Services), servizi europei per l’impiego diffusi in tutti gli Stati membri attraverso una rete di consiglieri EURES. A questi servizi si potranno richiedere informazioni su eventuali annunci di ricerca di ragazze/i alla pari oppure consultare le offerte di lavoro pubblicate sul portale di EURES.

Relazioni Italia – Spagna

Negli ultimi anni circa l’80% del numero totale di viaggi all’estero degli spagnoli è stato diretto verso l’Europa e l’Italia ricopre una buona posizione (oltre il 10%) in questo segmento, risultando la terza destinazione europea, dopo Francia e Portogallo.

Le relazioni tra Italia e Spagna sono frequenti e produttive sia da un punto di vista culturale che commerciale. Gli accordi a livello universitario e commerciale testimoniano i rapporti continui tra i 2 Paesi.

Quali sono i requisiti anagrafici richiesti per andare a lavorare in Spagna? Avere più di 16 anni, a meno che non si realizzi un’attività in proprio per la quale è necessario avere compiuto 18 anni.

Che deve fare un lavoratore straniero quando arriva in Spagna?
– registrarsi alla Seguridad Social
– richiedere la tessera di identità di straniero.

Ma attenzione!
I cittadini dell’Unione Europea e i suoi familiari sono soggetti a un regime specifico: possono risiedere in territorio spagnolo per 3 mesi senza la necessità dei 2 documenti.

Per avere informazioni sul turismo in Spagna a quale sito è meglio fare riferimento? Si consiglia di visitare il Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperacion in cui si specificano i requisiti e i documenti necessari per andare in Spagna.

Gli orari di pranzo e di cena sono gli stessi che in Italia? Gli orari sono leggermente diversi. Se si entra in un ristorante prima delle 21.00 è davvero difficile trovare qualcuno! 21.30-22.00 per la cena, 14.30-15.00 per un pranzo saranno gli orari ideali! Luoghi tipici per l’aperitivo sono bar e ristoranti dove assaggiare “las tapas”, un vero caposaldo della cucina spagnola.

SVANTAGGI DEL VIVERE IN SPAGNA

Livello alto della disoccupazione
Corruzione nel settore pubblico
Povertà in aumento
Salari e contratti di lavoro non sempre ottimali
Burocrazia e permessi
Spagnoli ritardatari da competizione!!

VANTAGGI DEL VIVERE IN SPAGNA

Facilità nell’apprendere lo Spagnolo (in un mese riesci a capirlo quasi perfettamente)
Distanza accettabile dall’Italia
Cordialità degli Spagnoli
Cibo ottimo
Clima temperato dei migliori
Spiagge e monumenti da invidia
Fiesta e vita sociale lontanamente paragonabile alla movida Italiana (chi la conosce lo sa)
Possibilità di investire sulla propria Italianità per crearsi un lavoro (in Spagna siamo molto apprezzati)

Consolato spagnolo in Italia

Institutos Cervantes en Italia

Real Academia de España en Roma

Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (CSIC) Administración española (060 – Información)

Instituto Italiano de Cultura – Madrid

Instituto Italiano de Cultura – Barcelona

Liceo Italiano en Madrid

Leggi anche: