Sapienza, studenti occupano Scienze Politiche urlando “Gaza libera”

Gli studenti in assemblea avevano chiesto “revocare la mozione pro-Israele del Senato accademico”

Si tiene in queste ore nel cortile davanti alla facoltà di Scienze politiche all’Università La Sapienza di Roma l’assemblea pubblica promossa dal movimento “Cambiare Rotta“, già protagonista nelle scorse settimane di diverse iniziative pro Palestina

Lo striscione: “Sapienza for Palestine”

Le ragazze e i ragazzi chiedono che la mozione di solidarietà a Israele votata all’unanimità dal Senato accademico venga revocata. Alcuni studenti hanno con sé la bandiera della Palestina e su uno striscione si legge “Sapienza for Palestine“. La polizia, prima dell’inizio dell’assemblea, ha chiuso le porte centrali della facoltà e le squadre di agenti in borghese presidiavano davanti all’ingresso.

A fine assemblea alcuni ragazzi e ragazze sono riusciti a forzare il blocco entrando a Scienze Politiche. “Se siamo oggi in questo edificio è per dar voce alle 10mila persone uccise a Gaza. I nostri spazi ce li riprendiamo. E quindi decidiamo che la Sapienza si schiera contro Israele e con il popolo palestinese”. A dirlo al microfono sono le ragazze e i ragazzi che dopo l’assemblea pubblica promossa dal movimento Cambiare Rotta sono riusciti a entrare all’interno della facoltà di scienze politiche. “Vogliamo dire alla rettrice che noi non ci muoviamo”. Alcuni sono seduti per terra mentre al microfono si alternano le voci dei ragazzi. Su uno striscione appoggiato sul pavimento si legge: “Sapienza for Palestine”. Intanto la polizia ha chiuso nuovamente le porte della facoltà”.

“Vogliamo che la mozione votata all’unanimità dal Senato Accademico del 10 ottobre sia revocata. Vogliamo che la Sapienza smetta di sostenere il regime di Apartheid israeliano in Palestina, che tronchi immediatamente gli accordi con il criminale governo israeliano e con tutte le istituzioni che sorgono sui territori palestinesi occupati: la riunione di Senato Accademico prevista per domani 9 novembre deve in carico le richieste degli studenti, rompendo finalmente questa atroce complicità”, scrivono in una nota gli studenti di Cambiare Rotta.

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