Settembre, fine della vacanze, autunno, scuola. E per gli studenti universitari anche ricerca spasmodica di stanze in cui alloggiare. Perché per i fuorisede è una costante: la ricerca di un appartamento comodo, dignitoso ed economico può davvero trasformarsi in una caccia al tesoro. E in tema di case la città più cara sembra che sia ancora Roma, seguita da Milano e Firenze.
Se nella Capitale il costo medio di una stanza singola è di 500 euro, variabile a seconda della zona e della metratura, a Milano e Firenze la media è di 400 euro. A seguire Bologna, che, con un costo medio (sempre in riferimento alla singola) di 350 euro, in aumento rispetto allo scorso anno, è la città universitaria più cara dell’Emilia-Romagna: città come Parma e Modena si attestano sui 300 euro.
Partendo dal Nord si riscontra questa cifra anche ad Aosta, Torino, Genova (meno cara è Savona, con una media di 250 euro a singola), e, verso est, Verona e Venezia, mentre leggermente più economiche per chi vuole studiare sono Padova (costo medio singola 250 euro) e, in Friuli, Udine e Trieste, dove per avere una stanza singola si pagano mediamente 200-220 euro. Se Firenze è la città universitaria più cara dopo Roma e Milano, le altre città toscane non si rivelano comunque convenienti: a Pisa e Siena il prezzo medio di una singola è di 300 euro.
Le più economiche sono l’Umbria, le Marche, l’Abruzzo e il Molise: per studiare negli atenei di Perugia, Ancona, Camerino, l’Aquila, Chieti e Campobasso occorrono mediamente 200 euro per una stanza singola. Più abbordabili si rivelano, infine, le città meridionali:se affitti un po’ più alti si riscontrano a Napoli, dove il prezzo medio di una singola è di 300 euro, per le altre città si oscilla tra i 200 euro di Bari, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e delle città universitarie delle isole (Messina, Catania, Palermo, Enna, Cagliari) e i 150 euro di Foggia e Lecce.
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